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Auditorium di Milano
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Peraltro noi audiofili, ieri sera, avremmo dovuto rendere un grato omaggio al Maestro Slatkin.
I meno giovani lo ricordano bene perché è stato uno dei promotori della nouvelle vague analogica degli anni 70. Ha molto registrato per una delle etichette a noi più care, la Telarc, che prima fra le prime ci ha insegnato che la dinamica poteva stare anche nei 33 giri. Magari alcune registrazioni erano un po' manipolate per ottenere certi risultati, ma guarda caso il Bolero di Ravel, o la Carmen di Bizet, dirette proprio dal M° Slatkin, non lo erano. Mi ricordo ancora la sorpresa di quando acquistai la Carmen di Bizet che era nello stesso LP insieme con il Peer Gynt di Edward Grieg, lo stupore per quella violenza, per quella (mi si permetta) tracotanza che rendeva desueti i woofer delle pur eccellenti casse che avevo allora (Spendor BC 1; e scusate se è poco). Perdonatemi se sono stato un po' pedante, ma al di là della bellezza della musica e lo splendore dell'esecuzione, al M° Slatkin proprio noi, audiofili intorno ai sessant'anni, qualcosa avremmo dovuto restituire. Lieto di esserci stato; un concerto che ha rinfrancato anima, cuore e pure le orecchie. Domenico Pizzamiglio |