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Aidas Red Grasp Composite
Aidas? Chi è costei?
Capita raramente di poter parlare di prodotti di cui ben poco si sa, come nel caso della testina (o fonorivelatore, per i maschilisti) ora in prova. In effetti se uno parla delle testine Aidas, vedrà facce per lo più sconcertate perché veramente poco si sa di questo prodotto, del quale Audio-activity.com, per prima in Europa, vi parlerà. Online troverete un paio di recensioni americane in cui se ne parla molto bene; ma siccome chi mi conosce sa bene che sono assolutamente non influenzabile, le ho lette ma quando poi ho montato la testina sul braccio me ne sono immediatamente dimenticato. Le testine Aidas nascono di fatto da una collaborazione tra costruttori con sede in Giappone, Russia e Lituania, mentre le testine vengono poi assemblate in California; un fatto abbastanza inconsueto, già in generale, figuriamoci quando si parla di un piccolo apparecchio (e anche di diffusione abbastanza modesta, rispetto ad altro) come una testina per leggere i nostri LP. Caratteristiche comuni delle testine Aidas sono il corpo (si fa per dire perché di fatto sono testine “nude”) in legno, puro (come nel caso dell’ebano) o composito (come nel caso della testina in esame o nel modello denominato Panzerholz) e di offrire la possibilità di avere cantilever di diverso materiale per ogni modello. La maggior differenza rispetto alla concorrenza sta nel sistema di sospensione che al posto del consueto filo che tira le bobine coassiali al cantilever contro il cuscinetto elastico che a sua volta è tirato contro il magnete e viene poi bloccato da una vite all’interno del magnete stesso, è qui sostituito da un cantilever coassiale alle bobine che vengono spinte verso la struttura dove è il gommino di sospensione da un ago temprato. Ciò dovrebbe agevolare lo smorzamento di vibrazioni residue a favore di dinamica, velocità di attacchi e rilasci e precisione generale. Peraltro così pare sia, quantomeno rispetto all’ascolto da me effettuato. In alcuni modelli è possibile scegliere il cantilever in diamante, ma senza che questo faccia duplicare il prezzo, come spesso altrimenti accade, prezzo che resta pressoché identico allo stesso modello che ha il cantilever in boro. Produttrice dei cantilever è la nota azienda Namiki. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, troverete qui sotto il cartiglio fornito dal produttore e quindi non so a fare inutili trascrizioni. Per quanto riguarda il braccio, meglio avere un braccio di almeno 12/14 grammi di massa perché la testina è abbastanza pesante, ma la cedevolezza non è da record. La Aidas Red Grasp Composite è stata montata sulla canna Red del braccio Mørch DP8, opportunamente appesantita con le viti più pesanti del set Ez-Mount di Soundsmith, fino a giungere a 14 grammi di massa; il braccio è ora montato sul sorprendente giradischi serbo Soulines Kubrick DCX; il pre fono era l’American Hybrid Technology caricato a 500 e a 1000 Ohm (in ossequio al carico consigliato dal produttore della testina); preamplificatore il C62 di Lavardin e finale il fido Bryston 2B-LP collegato ai diffusori Davis Acoustics Monitor One. Cablaggi Gotham e Audio Note (in argento) per il segnale e MIT di potenza; Crystal Cable i cavi di alimentazione. La testina mi è stata consegnata dal distributore già parzialmente rodata. Una segnalazione è d’obbligo; anche questa Aidas, come molte altre testine (cito Lyra tanto per fare un esempio) ha bisogno di almeno una facciata di LP per iniziare ad esprimersi come sa. All’ascolto dell’Aidas sono state immediatamente evidenti due caratteristiche. La prima la qualità del basso, veramente preciso, sia nei tempi di attacco come in quelli di decadimento; ma è giusta la quantità di basso e medio-basso, cosicché anche le note più profonde risultino ben evidenti e mai, assolutamente mai, coperte dalla gamma immediatamente superiore. In effetti, con il primo LP ascoltato, sono stato colpito dalla veridicità dei timpani (Richard Wagner, Funerale di Sigfrido, Leinsdorf/Sheffield), non solo apparentemente corretti nella quantità di suono apportata, ma proprio nel loro timbro, incredibilmente vicino a quanto si ascolta in sala da concerto. Analogo risultato con la grancassa e gli archi gravi, tutti perfettamente cesellati come raramente mi era capitato di ascoltare; una precisione veramente degna di nota. La seconda caratteristica che vi colpirà sarà l’estrema coerenza tra le varie gamme, la pochissima colorazione lungo tutta la banda audio che presenta solo una leggera sottrazione in gamma acuta; cosa di cui non vi renderete conto se non avrete un competitor accanto e che potrà essere controllata e ridotta utilizzando il carico massimo consigliato dal produttore, ovvero i 1000 Ohm che ho scelto alla fine quale carico ottimale anche nel mio set-up. Ascoltando il Gaspard de la Nuit di Maurice Ravel (Pogorelic, DGG) è evidente come il pianoforte non abbia enfatizzazioni particolari in nessuna delle ottave, dalla prima all’ultima; come l’estremo controllo della gamma bassa permetta di comprendere perfettamente l’uso del pedale ed il suo rilascio. Lo strumento è grande e ben disposto nello spazio davanti all’ascoltatore, solo leggermente posto più al centro che con la mia ZYX R1000 Airy SH, approssimando molto bene un ascolto in sala da concerto. Forse un minimo di acuto in più darebbe ancor più cattiveria alla riproduzione di Scarbo, ma il sistema di sospensione che, come qui sopra spiegato, è rigido, impedisce l’insorgere delle solite risonanze che possono far apparire il suono a volte più chiaro. Dove invece non si percepisce la leggera chiusura in alto, come nell’ascolto dei vinili con Il Pipistrello (Die Fledermaus) di Johann Strauß nella splendida esecuzione diretta da Carlos Kleiber (DGG), il suono fila via liscio mantenendo intatta la sua coerenza e permettendo di discernere con grandissima precisione il fraseggio dei violoncelli da quello dei contrabbassi. Ed anche le voci mantengono una grande precisione; una precisione che può - ad un ascolto molto affrettato - far ritenere che la testina sia carente in dinamica; il che non è assolutamente perché la micro dinamica è eccellente e la dinamica complessiva anche. Peraltro il tracciamento è molto accurato. Per valutare il controllo del basso ho scelto una canzone spiritosa e divertente, ovvero l’Old McDonald had a Farm (la nostra Nella vecchia fattoria) cantata da una Ella Fitzgerald nel suo periodo migliore (vinile a titolo Whisper Not della Verve); la leggibilità del fraseggio del basso è stata di una precisione assoluta, pur non essendo impoverita nei tempi di rilascio. Per il resto, il timbro un po’ pungente della registrazione, non è stato mediato dalla Red Grasp Composite. E non è stato male neppure l’ascolto di un vinile dal suono un po’ scuretto di suo e con un basso spesso sopra le righe, come i Quadri di un’esposizione di Moussorgski/Ravel diretti da Mehta su Telarc; bassi potentissimi ma frenati, la mano del percussionista a spegnere le risonanze della membrana e grande ampiezza della scena. Che dal lato timbrico questa testina vada bene si è già capito, ma ho fatto la consueta prova dello Sheherazade della Classic Records di cui ho già parlato sia nella prova della ZYX R1000 Airy che del Mørch DP8, dove i tromboni, le trombe, i flauti e i legni in genere sono stati riprodotti con precisione e con un bel senso di scena acustica e di ambiente. A questo punto penso di aver scritto abbastanza e chiudo. Non sto ad usare iperboli ed a dirvi che la Aidas è un affarone perché le altre testine non vanno altrettanto bene, o che la Aidas “uccide” testine dal costo tre o quattro volte maggiore, o che ho avuto visioni paradisiache. Queste cose le lascio ad altri. Quello che posso fare e quindi faccio è invitarvi ad ascoltarla perché sono certo che il concetto di “coerenza tra le gamme” che ho tentato di descrivere qui sopra, vi apparirà chiaramente. Poi starà a voi scegliere. Questa Red Grasp Composite (che al momento non è presente sul sito del produttore perché quello in prova è uno dei primi modelli prodotti) è una testina interessante che all’interno del mercato odierno ha un prezzo giusto; con però il vantaggio di potervi permettere il “lusso” di un cantilever in diamante senza dovervi ipotecare la casa o senza continuare a sperare, un giorno, di poter comprare altre testine con analogo cantilever ma con ben altro costo. Un consiglio. Quando andrete ad ascoltarla, portatevi una bella registrazione di pianoforte; vi aiuterà a comprendere il valore della Red Grasp Composite. Domenico Pizzamiglio Prezzo della testina come recensita € 3.200,00 Sito del produttore www.virahighend.com Sito del distributore www.archesound.it |
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