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ASSOCIAZIONE MOZART ITALIA
Concerto del 18 Marzo 2015

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Ieri ha avuto inizio la stagione di tre concerti dell’Associazione Mozart Italia.

Il luogo era sempre lo stesso, ovvero la Chiesa di San Marco, a Milano.

Il programma, noto, ha piacevolmente sollecitato il pubblico presente (questa volta non proprio esiguo, anche se c’erano ancora molti posti liberi).

Primo brano in programma, una fantasia per pianoforte solo su “Là ci darem la mano”, scritta ed eseguita dal M° Gaetano Liguori, brano ove oltre al richiamo della nota aria mozartiana si sentivano in modo evidente influenze provenienti dal jazz e dal blues e con un episodio di “ostinato” di mano sinistra che ha richiamato accompagnamenti di musiche di stampo “danzereccio” (il boogie woogie, che poi dal blues deriverebbe).

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L’Ouverture dal Don Giovanni è stata eseguita bene, con un tempo risoluto, giustamente “solenne” nell’inizio e decisamente più “allegro” nella seconda parte; d’altro canto, chi conosce il Don Giovanni non potrà non rilevare che il M° Bernardi ha colto in pieno la dicotomia tra l’allegria e l’angoscia che è parte di quell’ Opera.

Il Concerto per Pianoforte KV 466, in tonalità scura di re minore, ha visto un’orchestra precisa nell’accompagnamento (solo dei lievi ritardi delle trombe) e una bellissima parte solistica molto ben eseguita dal giovane pianista Gabriele Greco. Poco da dire, se non che le due cadenze scritte da Beethoven hanno reso ancor più piacevole il concerto (in effetti sentire echeggiare un pianoforte nello stile delle sonate beethoveniane ha dato un’aura di sorpresa decisamente piacevole, dimostrando quanto la musica non si compartimenti ad un’epoca, ma si rinnovi, anche sotto le mani di un diverso compositore che prende un tema originale e lo varia a suo gusto). Molto bravo il solista, preciso, ma soprattutto capace di infondere alla musica eseguita quella musicalità che non sempre è appannaggio di chi è anche tecnicamente più dotato (il funambolo della tastiera che però dopo un po’ lascia un senso di vuoto nell’ascoltatore); e Gabriele Greco ha dimostrato nei bis, soprattutto in Albeniz, di sapersi destreggiare sulla tastiera senza difficoltà di tecnica, ma sempre mantenendo quel lato che per me è poi quel che fa godere della musica, ovvero la cantabilità delle note che vengono suonate, così trasmettendo a chi ascolta la propria gioia del far musica.

Infine la notissima Sinfonia n. 40 che è stata eseguita con tempi molto risoluti, non troppo veloci, ma comunque serrati, carichi di tensione e con un accento sul ritmo chiaro ed evidente. Bellissimo il secondo movimento, un Andante ove il senso del ritmo è stato tenuto altissimo e l’orchestra ha sfoggiato anche una eccellente precisione. Ma la Sinfonia è stata tenuta brillantemente per tutta la sua durata (ed è sempre un rischio eseguire queste opere così note perché, appunto perché note, prestano il fianco a paragoni che possono essere imbarazzanti, ma non è stato questo il caso).

Quel che resta da dire è che l’Orchestra, anche in ragione delle sovvenzioni nulle e della pochissima pubblicità attribuita alla stagione, malgrado gli sforzi dell’organizzazione e del M° Bernardi, non ha potuto fare molte prove; che si sia sentito ieri sera, ne dubito. Forse gli iper esperti si saranno certo resi conto di alcuni rallentamenti, dell’incertezza di un attacco, di qualche stonatura dei corni nella Sinfonia, ma personalmente ho ancor più apprezzato il risultato di coesione e di precisione che ho potuto ascoltare. Tenuto conto del risultato ottenuto in poco tempo di prove, il M° Bernardi può ben essere contento di quanto raggiunto grazie alla sua volontà e caparbietà e può essere fiero dell’orchestra che ha costituito, capace di rispondere ai suoi gesti anche senza aver passato intere settimane a provare e riprovare.

Il prossimo concerto si terrà il 23 marzo con il Trio Amadeus che eseguirà musiche di Mozart e di Beethoven.

Domenico Pizzamiglio




Domenico mi permetterà una breve postilla al suo scritto, ben sapendo che poco posso aggiungere alle sue impressioni, soprattutto quando si parli di musica classica.

Conoscevo Gaetano Liguori solo di nome, non avendo mai avuto occasione di ascoltarlo e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla sua tecnica e dalla capacità di arrangiare con estremo gusto una musica nata già perfetta.
Mi ha piacevolmente incantato ed aspetto l'occasione per riascoltarlo in altre esibizioni. 
Date un'occhiata alla sua biografia nel sito internet e ne saprete di più anche voi.

Domenico ha accennato fugacemente ad uno dei bis di Gabriele Greco, il brano "Castilla" dalla Suite Española di Isaac Albeniz, compositore che amo molto. Sebbene non sia certo la prima volta che questi brani sono eseguiti per pianoforte (o chitarra) solo, quasi tutti abbiamo nelle orecchie l'arrangiamento per orchestra. 
Ebbene, l'esecuzione di Greco è stata davvero trascinante e convincente su tutti i fronti. 
Ottima scelta Maestro, grazie.

Angelo Jasparro

Pubblichiamo i video di alcuni brani del Concerto:

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