Un appuntamento ormai consolidato. Un cenacolo reale di musica ed hifi, dove si incontrano amici vecchi e nuovi. Una manifestazione a misura d'uomo, dove il contatto diretto con gli espositori, fra gli espositori, fra il pubblico stesso è la maggiore gratificazione.
Cresce, cresce ogni anno, sia nella qualità della proposta che nella quantità.
Ben 27 espositori presenti con proposte dal più assoluto minimal ad impianti da sogno, nel mezzo la seconda edizione del premio FERSON, in onore e per onore del mai abbastanza compianto Ezio Ferrara, pioniere della produzione di diffusori ed elettroniche nel nostro tanto spesso bistrattato sud.
Due giorni intensissimi, un successo di pubblico e critica, l'apoteosi del gioco e del piacere dello stare insieme. Amici sono intervenuti da tutte le parti d'Italia, per stare con noi, per godere delle facezie e goliardiche esperienze anche enogastronomiche. Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno di un po' di vita vera e di cordiale amicizia.
Un via vai di gente di tutte le estrazioni e di tutte le età, di ogni gusto e credo musical "brandistico".....ho detto di tutte le età.....ma non è vero...Purtroppo, mai come questo anno, ho verificato che ci siamo persi qualche generazione, o forse una sola, quella generazione che adesso dovrebbe avere intorno o poco più o poco meno di 30 anni. Li abbiamo persi ed è colpa nostra, mentre ce ne stavamo chiusi nelle nostre camerette a lambiccarci il cervello su come far suonare appena decentemente il lettore cd.
Ma stiamo recuperando. Recuperiamo i pargoli alla musica, i giovanetti e giovanotti, tutti presi dal fascino del vinile, del disco nero. Tutti presi dalle copertine dei padelloni, dal feticistico possesso e collezionismo di questi strani oggetti da musica (strani per loro), conquistati come sono dall'ormai acclarato principio che l'analogico è meglio del digitale, che le lacche, i microsolchi sono magicamente più "profondi" ed introversi. Ogni corto o lungometraggio in proiezione nelle sale cinematografiche, ogni pubblicità cha abbia una minima pretesa di essere cool, esibisce come sfondo, come ammenicolo scenografico almeno un giradischi da dj. Ormai il vinile è divenuta una moda, non importa come lo si riproduca, non importa dove, non importa con cosa, l'importante è avere un buon numero di album per potersene vantare con gli amici e da mostrare alle pulzelle, "vuoi vedere la mia collezione di vinili ?"
Dicevo, abbiamo saltato una generazione, quella generazione che doveva istruire ed erudire la generazione digitale, quella degli Iphone, della Playstation e di WhatsApp. Ma sto divagando.
Una mostra bellissima, umanissima, dolcissima, dove il pubblico ha espresso le sue preferenze per la saletta più gradita ed ha attribuito, unitamente al sottoscritto che lo presiedeva, agli organizzatori ed alla famiglia Ferrara, il premio FERSON al noto auto costruttore Santo Russo, titolare dell'ormai storico AOS LAB.
In questa edizione vi è stata la presentazione ufficiale al pubblico della ultima creatura di quel geniaccio di Camillo Di Rocco della The Vario's, tanto bravo a fare i diffusori, come schivo nel pubblicizzarli. Le Voce Loudspeakers, piccoli, deliziosi e ben suonati diffusori, costruiti in maniera sopraffina e personalizzabili esteticamente secondo il gusto e le esigenze del cliente, con combinazioni di finiture lignee, laccature e marmi praticamente infinite.
Altre peculiarità/novità da segnalare:
- la saletta Audio Zen e Pylon Audio, saletta nella quale ho ascoltato la voce della Callas come poche volte mi è capitato, merito delle elettroniche di Nino Pistone e dei diffusori distribuiti dal nostro Angelo Jasparro, un rapporto qualità prezzo strepitoso per una gamma di prodotti completa ed articolata, realizzata da chi il fatto suo lo conosce proprio bene;
- i diffusori isodinamici Tuscanini, quando l'esperienza maturata nel campo degli isodinamici insegna a costruire dei diffusori che pare abbiano risolto magistralmente le "magagne" di tale tipologia di trasduttori; se sono rose fioriranno ma le radici appaiono robuste assai;
- Ars Aures del mio collega (di professione) Benny Cassarà, una solida realtà del Made in Italy con prestazioni sopraffine e tanto gusto;
- La Sound, nuova realtà italiana nella produzione di cavi in argento di tutte le tipologie;
- Novaudio, giovane produttore di diffusori dal discreto stile retrò che esponeva coadiuvato da quella manica di svitati degli amministratori del gruppo Facebook Audiophile Music Club;
- Audio Plus che presentava con le raffinate elettroniche distribuite anche un nuovo marchio di diffusori realizzati artigianalmente in Italia, denominato Australis Exclusive;
- tanto altro di grande curiosità ed interesse e per non far torto a nessuno pubblico la lista degli espositori
Saloni pian terreno Audio Point Italia by Di Prinzio Musica e Video Maurizio Vecchi e Abeat Records
Stanze al terzo piano 303 Aos Lab 305 EP LAB 307 Officina del Suono 309 Nuove Sonorità 311 Angelucci HiFi 315 Tuscanini Acoustic 319 Faber’s Cables 321 Heco Magnat 323 Lab Audiotecnology 325 Ars Aures 327 Orange System 329 Giussani Research 308 LT Ambrosini 310 Nekolab 312 Risuona 314 The Varios 316 Openitem 1 318 Openitem 2
Suite al quarto piano 403 Do Acoustics 405 HiFi 24 407 Audioplus 409 Diapason hifi 411 Novaudio - AMC 415 DML Audio 419 Audio Zen - Pylon Audio 421 La Sound
Assolutamente da segnalare la presenza, ospiti del gruppo FB Audiophile Music Club, di due dei maggiori esperti italiani dell'analogico, Roberto Torlai, autorità mondiale assoluta nel campo dei fonorivelatori con la sua Pick-up Service, e dell'Arch. Adriano de Giovanni, studioso e cultore dei sistemi analogici, il quale ha tenuto un minuzioso e straordinario workshop sulla taratura dei bracci e delle testine dei nostri amati giradischi, un mondo a parte fatto di vera conoscenza e studio profondo (mi sono già prenotato per andare a rompergli le scatole).
Come al solito le foto del mio reportage sono di pessima fattura, ma quest'anno non è colpa mia, una volta tanto, perchè per esse dobbiamo ringraziare Giuseppe Pistillo, mio caro amico e paziente occasionale fotoreporter, nonchè l'altro grande amico Imer Azzani da Bologna che meritano una menzione particolare.
Larga la foglia, stretta la via, ci vediamo l'anno prossimo alla quinta edizione della bella kermesse pugliese.