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Audionet ed una giornata a Berlino,
tra elettroniche e monumenti
Una giornata a Berlino ed altre due di viaggio, che da Milano sono quasi 1.100 Km a tratta, ma quando Maurizio Pol, titolare di OZ-Sound, distributore delle elettroniche tedesche Audionet in Italia, mi ha chiesto di accompagnarlo a visitare la nuova struttura dell'Azienda, ho accettato di buon grado. Non è un mistero per nessuno quanto il sottoscritto gradisca il modo di suonare, neutro ed autorevole, degli apparecchi Audionet, che ritengo tra le migliori elettroniche prodotte attualmente, dopo averle abbondantemente ascoltate in varie occasioni.
Abbiamo accennato alla "nuova struttura" di Audionet, compagnia nata a Bochum, nella Regione della Ruhr, e non per caso. A Bochum risiede infatti una delle principali Università della Germania, e proprio in quella Università, un gruppo di ingegneri ha fondato Audionet nel classico garage sotterraneo. Dopo 27 anni, il team tecnico è formato ancora dagli stessi ingegneri, impegnati nel miglioramento costante delle prestazioni delle elettroniche che progettano. "Scientific Magic", è il motto dell'azienda, che ha evidentemente l'intento di conciliare scienza e magia (per quanto questa parola possa significare), in modo di raggiungere le vette della tecnologia disponibile ad oggi. Al nostro arrivo, siamo stati accolti con un calore più mediterraneo che teutonico, dal Dott. Ing. Stefan Schwehr (quello che mi fa sembrare un nanetto e che mi guarda dall'alto in basso in una delle foto), CEO e titolare dell'Azienda, e da Thomas Gessler, direttore vendite ed ottimo tecnico, col quale abbiamo cercato di approfondire qualche particolare progettuale e costruttivo degli apparecchi che abbiamo visto in gestazione, ma anche ascoltato nella sala allestita allo scopo. Si diceva del nuovo stabilimento: molto bello l'ambiente (vedrete un po' di disordine in qualche foto, ma il trasloco non è ancora stato completato). Audionet si trova in un vecchio edificio post-industriale, rimesso completamente a nuovo, in un'atmosfera che speriamo sia resa fedelmente dalle fotografie. Siamo nella zona all'estremo Ovest di Berlino, chiamata Spandau. Si sviluppa su 3 piani, serviti da un grosso montacarichi (si produce anche roba bella pesante, qui), dedicati al magazzino (e che magazzino! Solo l'investimento nello stock di componenti, molti dei quali prodotti su specifiche, è davvero impegnativo) ed assemblaggio. Dall'esterno arrivano i telai ed i circuiti stampati parzialmente assemblati. Solo i componenti SMD sono già presenti sulla scheda, perché come sapete si richiedono macchinari computerizzati per saldarli, mentre tutti i componenti tradizionali sono montati in loco. Anche il montaggio dei circuiti sui telai ed i collaudi finali, con abbondanza di misure, sono svolti internamente, fino all'imballaggio degli apparecchi nei contenitori che vedete nelle foto, che non sono altro che robustissimi case professionali, a prova di corriere assassino. Uno sguardo alla produzione, che copre una fascia di mercato piuttosto ampia, partendo da circa 6.000 euro per l'amplificatore integrato SAM G2, per arrivare ai circa 100.000 euro per il trittico pre e finali mono Stern - Heisenberg. In foto vi mostriamo una serie di macchine, tra cui le ammiraglie di cui sopra, anche aperte, in modo che possiate valutarne la cura costruttiva e la componentistica. Una curiosità: tutte quelle lucine rosse sui circuiti stampati non sono altro che diodi SMD, utilizzati perché, a detta di Thomas, sono i più silenziosi reperibili sulla piazza. Ci hanno anche spiegato che è stato necessario sviluppare nuovi metodi di misura per queste macchine, visto che il rumore emesso era sotto le possibilità degli strumenti esistenti. L'idea è quella di mantenere integro persino il segnale più basso, quello appena udibile, in modo di aprire definitivamente una finestra sul segnale musicale, senza nascondere nulla, e riducendo distorsione e rumore a livelli prossimi allo zero. Interessante un'espressione che ha usato: "Noi non sappiamo cosa sia una buona riproduzione della musica, o una cattiva. Noi cerchiamo di riprodurre il senso di ciò che ogni musicista mette nella sua musica". Ha affermato inoltre che nessun'altro produttore al mondo può vantare misure al livello di Audionet, e noi ci vogliamo fidare. La banda passante del finale Heisenberg, per esempio, raggiunge i 2 MHz. La parola che è stata più ripetuta durante le spiegazioni, è stata "Risoluzione". Audionet punta tutto su questo, e per ottenere la massima risoluzione, il rumore dev'essere eliminato. Interessante ma logica anche l'affermazione che in Audionet si preferisca la circuitazione sbilanciata, in quanto il rumore sarebbe più basso grazie alla necessità di impiegare la metà dei componenti. Come sappiamo, infatti, un circuito bilanciato vero deve raddoppiare i componenti sul percorso del segnale, col risultato di complicare il circuito stesso ed introdurre necessariamente del rumore in più. Quindi: in alcuni dei loro componenti troverete gli ingressi XLR per permettere tutti i tipi di collegamento, ma i circuiti sono sempre sbilanciati, e quindi si raccomandano le connessioni RCA ogni volta che sia possibile. In definitiva: componenti SMD per ridurre il più possibile il percorso del segnale, ed evitare la ridondanza di componenti, che aggiungerebbero solo rumore alla musica. Anche i cablaggi, fateci caso, sono davvero ridotti ai minimi termini, ed il segnale, come ad esempio nei finali, viaggia su grosse barre di rame, dove non sia possibile farne a meno. Solo gli ultimi millimetri sono coperti da un cavo, tra l'altro di dimensioni davvero notevoli. Notate anche le alimentazioni, raddoppiate perché ogni toroidale alimenta solo il ramo positivo o negativo della corrente, mentre altri due toroidali più piccoli alimentano gli stadi di ingresso. In pratica: 4 trasformatori per un finale mono. I componenti utilizzati sono di qualità estremamente alta, ed i condensatori sono prodotti su specifiche Audionet. I cavi sono prodotti da Siltech, anch'essi su specifiche, in argento ed oro. Dalle fotografie che trovate a piede di pagina, potrete rendervi conto di quale livello costruttivo raggiungano queste aziende ad altissima tecnologia audio e, come abbiamo già detto, di quanti componenti debbano tenere a magazzino quando prodotti su loro specifiche, con ingenti impieghi di capitale, a giustificare costi di produzione spesso molto alti. Per quanto riguarda Audio-activity.com, contiamo di avere in prova qualcosa di Audionet quanto prima, che non vediamo l'ora di parlarvene approfonditamente. E siccome non di sola alta fedeltà vive l'uomo, vi abbiamo aggiunto qualche foto di Berlino, che è città splendida e da visitare con più tempo quanto prima. Nell'angolo in alto a sinistra della foto, cliccate Play e le immagini scorreranno da sole. Il sito Audionet è molto completo, andate a curiosare la loro produzione. http://en.audionet.de/ Distributore italiano: http://www.oz-sound.it/ Angelo Jasparro |