Bassocontinuo - La qualità italiana nel mondo
Uno vede un rack per lo stereo, ne valuta la linea, le forme, la robustezza, il colore, l'ingombro, e persino la capacità di isolare gli apparecchi dalle vibrazioni provenienti dall'esterno, ma anche da quelle prodotte dagli apparecchi stessi, durante il loro funzionamento. Uno vede un rack per lo stereo e, prima di acquistarlo, chiede alla propria compagna se lo gradirebbe nel salotto di casa, chiede al venditore quanto costa, si fa i conti ed alla fine decide se acquistarlo o meno. Basta, direi. Non saprei se qualcun altro faccia valutazioni di altro tipo, su un rack per lo stereo. Di alcuni di questi, si dice che facciano suonare gli apparecchi meglio. Di altri, addirittura, si dice che facciano suonare gli apparecchi molto meglio. Del resto, se vi sono aggeggi che si dice modifichino le molecole d'aria facendo suonare (indovinate? molto meglio) lo stereo, per quale motivo un tavolino non dovrebbe farlo?
Se è questo che volete dal sottoscritto, sapere se coi tavolini Bassocontinuo lo stereo suona meglio, temo abbiate sbagliato indirizzo. Non lo so, sinceramente. So che me li metterei nella mia sala audio perché mi piacciono e darebbero un tocco di indubbia eleganza all'ambiente ma se facciano suonare meglio o peggio il mio impianto è cosa che non mi interessa neanche verificare. Infatti, malgrado le ripetute offerte da parte di Lorenzo Belloli, titolare di Bassocontinuo e di Paola, sua sorella nonché socia in affari, la mia innata accidia ha avuto il sopravvento e, piuttosto di portare qui il pesante rack, sfrattare i componenti da dove sono adesso, montare i ripiani (che sono anche pesanti), risistemare tutti i componenti, rismontare il rack ed reimballarlo per il ritorno a casa … sono persino riuscito a concepire l'idea di montare in auto alla volta di Bergamo, per vedere se è vero che i rack Bassocontinuo costano carucci (non più di tanti altri, comunque) perché c'è dietro un sacco di lavoro o se, come spesso accade nel campo dell'hi-fi o dell'arredamento (che qui siamo a metà strada tra i due), stanno cercando di venderci fumo, mentre noi preferiremmo l'arrosto.
Facciamo un salto indietro nel tempo. Conosco Bassocontinuo dagli inizi dell'attività, da quando erano in un box sotto casa, avendo cominciato l'attività, come spesso succede, per scherzo e senza finalità commerciali. Serviva un rack per un amico che non ne trovava in commercio uno che gli piacesse … Insomma, una storia come tante altre, se non fosse che, in questo come in altri casi analoghi, il classico “fai da te” si è trasformato in attività. Artigianale, certo, ma con numeri che all'inizio il buon Lorenzo mai avrebbe immaginato. Il socio di allora, molto presto decise di lasciare l'attività ed il suo posto fu preso da Paola, che ormai segue con entusiasmo fornitori, conti ed organizzazione del lavoro, mentre il fratello “se la spassa” saltando di fuso orario in fuso orario, presentando le novità, oggi in Russia domani a Singapore …
Dicevamo che conosco i loro rack da sempre ed avevo persino recensito uno di essi nella rivista per la quale lavoravo in precedenza. Anche allora, ricordo, faticai molto a scrivere del suono del tavolo ed alla fine mi limitai più che altro a parlare di elementi d'arredo. Come d'altra parte sto facendo qui. Per quanto possa valere la mia opinione, per me che su un rack Bassocontinuo mettiate un pregiato amplificatore o l'urna con le ceneri del povero nonno, fa lo stesso. E probabilmente anche per Lorenzo Belloli sarà così. Lui disegna e realizza – o meglio, fa realizzare, come vedremo – i mobili, voi li usate come meglio credete. Sto prendendo il discorso alla leggera, per sdrammatizzare un po'. So che ci sono miei colleghi che hanno già recensito questi rack o lo faranno a breve ed immagino si lanceranno in ascolti sul filo del decimo di dB e non sarò certo io a criticarli per questo. Del resto, l'ultima creatura di Bassocontinuo, il rack Aeon in fibra di carbonio della Serie Revolution, è stato studiato in collaborazione con ingegneri specializzati in analisi strutturali e può vantare test di torsione e delle frequenze di risonanza che ne certificano le caratteristiche proprie per uso audio, come potete facilmente verificare a questo indirizzo: http://www.revolution-line.com/#!home-ita/ccb2
Come dicevo, quindi, preferisco parlare dell'enorme successo che questi prodotti stanno riscuotendo in tutto il mondo. Le previsioni di vendita del nuovo Aeon, per esempio, non sono state rispettate, nel senso che la prima serie prodotta è stata venduta in un tempo quattro volte inferiore a quello previsto dagli studi di mercato, con qualche ripercussione negativa sui tempi di consegna, visto che la produzione dei ripiani in fibra di carbonio richiede un lavoro completamente manuale e, di conseguenza, lungo. Lo vedrete nel video che pubblicheremo a fine articolo.
A proposito: sotto al video potrete vedere due serie di fotografie: la prima, scattata dal sottoscritto, riguarda alcune lavorazioni, a completamento delle immagini filmate, il magazzino dell'azienda ed altri particolari che ci sono sembrati degni di nota.
La seconda serie invece ci è stata fornita dalla stessa Bassocontinuo e ci mostra i loro prodotti ambientati in giro per il mondo, rendendo perfettamente l'idea di ciò di cui stiamo parlando.
Ormai Bassocontinuo è rappresentata dai migliori distributori di tutti i Paesi del mondo e, da italiano, lasciatemi dire che questa cosa mi fa molto piacere. Ancora una volta, la fantasia e la creatività della mia gente è riconosciuta in tutto il globo. Se volessi aggiungere una piccola nota polemica potrei dire che se queste cose fossero riconosciute anche in Patria, forse sarebbe meglio, ma me ne guardo bene, per carità!
E quindi, mentre nel mondo audio si parla sempre più di Bassocontinuo, ed i bancali carichi delle loro scatole viaggiano per ogni dove, qui in pochi conosciamo la loro esistenza. A proposito di scatole: sembrerà una banalità ma ho voluto filmare anche il collaudo degli imballi, effettuato da un'azienda specializzata. I rack viaggiano, su e giù da aerei e camion ed i possibili danni sono sempre probabili. Ebbene: la tecnologia di questi imballi fa sì che il contenuto sia protetto anche in condizioni critiche, come vedrete dai collaudi.
Una nota sui prezzi di questi oggetti s'impone. A prima vista sembrano piuttosto cari, l'ho sempre pensato anch'io. Ma se si approfondiscono tutti i passaggi della produzione, che tra l'altro è fatta in numeri tutto sommato ridotti, se si valutano col metro dei prodotti fortemente industrializzati, si capisce bene che i costi non possono essere bassi.
I ripiani con finitura laccata lucida, per esempio, devono essere verniciati in assenza di polvere, per evitare difetti, e subiscono fino a 12 passaggi di lucidatura per lato, per ottenere superfici pressoché perfette. Ho visto personalmente alcuni ripiani scartati per difetti che, al mio occhio, non erano evidenti e potevano essere notati solo da un esperto esperto, scrutandoli in controluce e con un'angolazione ben precisa.
Alcune lavorazioni, inoltre, devono essere completate a mano, come le finiture superficiali dei cilindri metallici o gli stessi ripiani, siano essi in legno laccato o in fibra di carbonio, che richiedono una lucidatura finale manuale.
In sintesi, stiamo parlando di prodotti che non potrebbero essere realizzati allo stesso livello qualitativo se le procedure di lavorazione fossero industrializzate. Per giungere a certi risultati ci vuole l'artigianato, quello di livello più elevato, quello che fa propendere un amatore per un divano Poltrona Frau, piuttosto che uno venduto ad un ventesimo del suo prezzo dalla grande distribuzione.
Inoltre, la scelta di realizzare i prodotti praticamente su ordinazione, permette ai clienti di scegliere finiture, colori e dimensioni praticamente senza alcun vincolo.
E' ovvio che potete prendere i vostri apparecchi audio ed appoggiarli anche per terra, che tanto suoneranno lo stesso, ma se non avete l'impianto in una stanza dedicata in un capannone industriale, come il caso di chi scrive, e se tenete un po' al decoro della vostra abitazione, dovete pensare a qualcosa di meglio del solito rack formato da quattro zampe a sezione quadrata, con ripiani di MDF verniciato opaco, che si sbecca alla prima occasione utile e che, sinceramente, provoca un senso di tristezza del quale faremmo tutti volentieri a meno.
Se poi, oltre all'estetica, tenete alla qualità della manifattura, alla sicurezza di investire il vostro denaro in un prodotto realizzato da chi pensa prima a tenere alto il prestigio del marchio, e solo in un secondo tempo al risultato economico, non credo abbiate molte alternative a questi Bassocontinuo, qualunque sia la serie che acquisterete, dalla più economica alla più costosa.
Angelo Jasparro
Distributore per l'Italia: Audio Graffiti
Per informazioni: Bassocontinuo
Se è questo che volete dal sottoscritto, sapere se coi tavolini Bassocontinuo lo stereo suona meglio, temo abbiate sbagliato indirizzo. Non lo so, sinceramente. So che me li metterei nella mia sala audio perché mi piacciono e darebbero un tocco di indubbia eleganza all'ambiente ma se facciano suonare meglio o peggio il mio impianto è cosa che non mi interessa neanche verificare. Infatti, malgrado le ripetute offerte da parte di Lorenzo Belloli, titolare di Bassocontinuo e di Paola, sua sorella nonché socia in affari, la mia innata accidia ha avuto il sopravvento e, piuttosto di portare qui il pesante rack, sfrattare i componenti da dove sono adesso, montare i ripiani (che sono anche pesanti), risistemare tutti i componenti, rismontare il rack ed reimballarlo per il ritorno a casa … sono persino riuscito a concepire l'idea di montare in auto alla volta di Bergamo, per vedere se è vero che i rack Bassocontinuo costano carucci (non più di tanti altri, comunque) perché c'è dietro un sacco di lavoro o se, come spesso accade nel campo dell'hi-fi o dell'arredamento (che qui siamo a metà strada tra i due), stanno cercando di venderci fumo, mentre noi preferiremmo l'arrosto.
Facciamo un salto indietro nel tempo. Conosco Bassocontinuo dagli inizi dell'attività, da quando erano in un box sotto casa, avendo cominciato l'attività, come spesso succede, per scherzo e senza finalità commerciali. Serviva un rack per un amico che non ne trovava in commercio uno che gli piacesse … Insomma, una storia come tante altre, se non fosse che, in questo come in altri casi analoghi, il classico “fai da te” si è trasformato in attività. Artigianale, certo, ma con numeri che all'inizio il buon Lorenzo mai avrebbe immaginato. Il socio di allora, molto presto decise di lasciare l'attività ed il suo posto fu preso da Paola, che ormai segue con entusiasmo fornitori, conti ed organizzazione del lavoro, mentre il fratello “se la spassa” saltando di fuso orario in fuso orario, presentando le novità, oggi in Russia domani a Singapore …
Dicevamo che conosco i loro rack da sempre ed avevo persino recensito uno di essi nella rivista per la quale lavoravo in precedenza. Anche allora, ricordo, faticai molto a scrivere del suono del tavolo ed alla fine mi limitai più che altro a parlare di elementi d'arredo. Come d'altra parte sto facendo qui. Per quanto possa valere la mia opinione, per me che su un rack Bassocontinuo mettiate un pregiato amplificatore o l'urna con le ceneri del povero nonno, fa lo stesso. E probabilmente anche per Lorenzo Belloli sarà così. Lui disegna e realizza – o meglio, fa realizzare, come vedremo – i mobili, voi li usate come meglio credete. Sto prendendo il discorso alla leggera, per sdrammatizzare un po'. So che ci sono miei colleghi che hanno già recensito questi rack o lo faranno a breve ed immagino si lanceranno in ascolti sul filo del decimo di dB e non sarò certo io a criticarli per questo. Del resto, l'ultima creatura di Bassocontinuo, il rack Aeon in fibra di carbonio della Serie Revolution, è stato studiato in collaborazione con ingegneri specializzati in analisi strutturali e può vantare test di torsione e delle frequenze di risonanza che ne certificano le caratteristiche proprie per uso audio, come potete facilmente verificare a questo indirizzo: http://www.revolution-line.com/#!home-ita/ccb2
Come dicevo, quindi, preferisco parlare dell'enorme successo che questi prodotti stanno riscuotendo in tutto il mondo. Le previsioni di vendita del nuovo Aeon, per esempio, non sono state rispettate, nel senso che la prima serie prodotta è stata venduta in un tempo quattro volte inferiore a quello previsto dagli studi di mercato, con qualche ripercussione negativa sui tempi di consegna, visto che la produzione dei ripiani in fibra di carbonio richiede un lavoro completamente manuale e, di conseguenza, lungo. Lo vedrete nel video che pubblicheremo a fine articolo.
A proposito: sotto al video potrete vedere due serie di fotografie: la prima, scattata dal sottoscritto, riguarda alcune lavorazioni, a completamento delle immagini filmate, il magazzino dell'azienda ed altri particolari che ci sono sembrati degni di nota.
La seconda serie invece ci è stata fornita dalla stessa Bassocontinuo e ci mostra i loro prodotti ambientati in giro per il mondo, rendendo perfettamente l'idea di ciò di cui stiamo parlando.
Ormai Bassocontinuo è rappresentata dai migliori distributori di tutti i Paesi del mondo e, da italiano, lasciatemi dire che questa cosa mi fa molto piacere. Ancora una volta, la fantasia e la creatività della mia gente è riconosciuta in tutto il globo. Se volessi aggiungere una piccola nota polemica potrei dire che se queste cose fossero riconosciute anche in Patria, forse sarebbe meglio, ma me ne guardo bene, per carità!
E quindi, mentre nel mondo audio si parla sempre più di Bassocontinuo, ed i bancali carichi delle loro scatole viaggiano per ogni dove, qui in pochi conosciamo la loro esistenza. A proposito di scatole: sembrerà una banalità ma ho voluto filmare anche il collaudo degli imballi, effettuato da un'azienda specializzata. I rack viaggiano, su e giù da aerei e camion ed i possibili danni sono sempre probabili. Ebbene: la tecnologia di questi imballi fa sì che il contenuto sia protetto anche in condizioni critiche, come vedrete dai collaudi.
Una nota sui prezzi di questi oggetti s'impone. A prima vista sembrano piuttosto cari, l'ho sempre pensato anch'io. Ma se si approfondiscono tutti i passaggi della produzione, che tra l'altro è fatta in numeri tutto sommato ridotti, se si valutano col metro dei prodotti fortemente industrializzati, si capisce bene che i costi non possono essere bassi.
I ripiani con finitura laccata lucida, per esempio, devono essere verniciati in assenza di polvere, per evitare difetti, e subiscono fino a 12 passaggi di lucidatura per lato, per ottenere superfici pressoché perfette. Ho visto personalmente alcuni ripiani scartati per difetti che, al mio occhio, non erano evidenti e potevano essere notati solo da un esperto esperto, scrutandoli in controluce e con un'angolazione ben precisa.
Alcune lavorazioni, inoltre, devono essere completate a mano, come le finiture superficiali dei cilindri metallici o gli stessi ripiani, siano essi in legno laccato o in fibra di carbonio, che richiedono una lucidatura finale manuale.
In sintesi, stiamo parlando di prodotti che non potrebbero essere realizzati allo stesso livello qualitativo se le procedure di lavorazione fossero industrializzate. Per giungere a certi risultati ci vuole l'artigianato, quello di livello più elevato, quello che fa propendere un amatore per un divano Poltrona Frau, piuttosto che uno venduto ad un ventesimo del suo prezzo dalla grande distribuzione.
Inoltre, la scelta di realizzare i prodotti praticamente su ordinazione, permette ai clienti di scegliere finiture, colori e dimensioni praticamente senza alcun vincolo.
E' ovvio che potete prendere i vostri apparecchi audio ed appoggiarli anche per terra, che tanto suoneranno lo stesso, ma se non avete l'impianto in una stanza dedicata in un capannone industriale, come il caso di chi scrive, e se tenete un po' al decoro della vostra abitazione, dovete pensare a qualcosa di meglio del solito rack formato da quattro zampe a sezione quadrata, con ripiani di MDF verniciato opaco, che si sbecca alla prima occasione utile e che, sinceramente, provoca un senso di tristezza del quale faremmo tutti volentieri a meno.
Se poi, oltre all'estetica, tenete alla qualità della manifattura, alla sicurezza di investire il vostro denaro in un prodotto realizzato da chi pensa prima a tenere alto il prestigio del marchio, e solo in un secondo tempo al risultato economico, non credo abbiate molte alternative a questi Bassocontinuo, qualunque sia la serie che acquisterete, dalla più economica alla più costosa.
Angelo Jasparro
Distributore per l'Italia: Audio Graffiti
Per informazioni: Bassocontinuo