Gigawatt PC-3 EVO
Condizionatore di rete
Stanno sempre più affermandosi nel mercato audio – tipicamente di più alto livello - i sistemi che stabilizzano e filtrano l’energia elettrica proveniente dalla presa a muro. Ce ne sono di molte marche e di molti tipi e prezzi; e Gigawatt è uno dei marchi più recentemente introdotti nel mercato italiano ove comunque, anche grazie ad un ottimo lavoro di distribuzione, ha attirato l’attenzione di molti acquirenti.
Gigawatt è una azienda polacca specializzata nella produzione di cavi di alimentazione, multiprese (le cosiddette “ciabatte”) e filtri di rete veri e proprio, categoria alla quale appartiene l’apparecchio qui in prova.
Per avere maggiori (e ben approfondite) notizie sul funzionamento e sui principi di costruzione e operatività del condizionatore in prova e non solo di questo, consiglio di leggere il sito del distributore che si è prodigato a tradurre quanto compare anche sul sito del produttore. Questo il link per i lettori di lingua italiana http://acme-biella.com/wp-content/uploads/2015/02/Catalogo-Gigawatt.pdf e questo invece per i lettori di lingua inglese http://www.gigawatt.eu/products_a.html (una delle comodità di comunicare via Internet è proprio quella di poter allegare i links, così da non dover stare a copiare).
Consiglio di rispettare attentamente quanto scritto dal produttore nel completo manuale d’istruzioni che accompagna l’apparecchio; ciò ad evitare di fare collegamenti volutamente errati, ovvero inserire la spina di apparecchiature digitali in altro comparto a loro non dedicato; le caratteristiche del suono si modificano percettibilmente e non sempre vanno nella direzione giusta.
Gigawatt è una azienda polacca specializzata nella produzione di cavi di alimentazione, multiprese (le cosiddette “ciabatte”) e filtri di rete veri e proprio, categoria alla quale appartiene l’apparecchio qui in prova.
Per avere maggiori (e ben approfondite) notizie sul funzionamento e sui principi di costruzione e operatività del condizionatore in prova e non solo di questo, consiglio di leggere il sito del distributore che si è prodigato a tradurre quanto compare anche sul sito del produttore. Questo il link per i lettori di lingua italiana http://acme-biella.com/wp-content/uploads/2015/02/Catalogo-Gigawatt.pdf e questo invece per i lettori di lingua inglese http://www.gigawatt.eu/products_a.html (una delle comodità di comunicare via Internet è proprio quella di poter allegare i links, così da non dover stare a copiare).
Consiglio di rispettare attentamente quanto scritto dal produttore nel completo manuale d’istruzioni che accompagna l’apparecchio; ciò ad evitare di fare collegamenti volutamente errati, ovvero inserire la spina di apparecchiature digitali in altro comparto a loro non dedicato; le caratteristiche del suono si modificano percettibilmente e non sempre vanno nella direzione giusta.
L’impianto nel quale è stato provato l’apparecchio è il seguente: giradischi Bauer Audio DPS2 con braccio Mørch DP6 e testina Lyra Kleos; pre-fono American Hybrid Technology –P Non Reference (anche se era il modello top); preamplificatore Lavardin C62; amplificatore finale Wyred4Sound SX (e altri passati per casa nel frattempo); sistemi di altoparlanti Audio Note AN E-Spx e Davis Acoustics Monitor 1; i cablaggi sono i soliti che cito.
Che dire di questo filtro di rete? Come ho avuto occasione di dire, confrontandomi con l’importatore italiano, è piuttosto improbabile che tutta una serie di componenti che si pongono tra la presa a muro e gli apparecchi veri e propri non faccia sentire la sua voce. Nel caso del PC3 Evo l’intervento lo si sente senza se e senza ma; ma è sin da subito evidente che l’impianto diventa più silenzioso, tanto che un leggero ronzio percepibile dalle trombe delle Davis Monitor 1, stando proprio davanti alla tromba, è sparito dopo l’inserimento del PC3 Evo.
Ma ora della fine come interviene sul suono questo Gigawatt PC3 Evo? Nel mio impianto è intervenuto nel giusto senso, ovvero quello di una sorta di “umanizzazione” della musica che è stata portata leggermente verso la musica per come la si percepisce in un teatro. Quindi, niente compressioni dinamiche (anzi, stante anche la silenziosità che acquisiscono tutti gli apparecchi, si sente anche qualche segnale molto debole che spesso viene nascosto da una maggiore rumorosità), niente grandi interventi che stravolgano il segnale, ma semplicemente qualche piccola modifica alla risposta in frequenza che porta ad alleggerire appena il medio-basso all’incrocio con il medio, ma lascia intatto tutto quanto è compreso tra i bassi profondi e il medio-basso. L’acuto resta di eccellente qualità, anche se nella sua parte estrema è certamente meno presente; però esalta un po’ il medio-acuto e quindi ecco che esce quel suono che fa tanto “moderna sala da concerto, con pubblico intorno a noi”.
Un risultato interessante che non ha reso meno piacevole la musica, ma che, con alcuni generi musicali (tipicamente la musica ove siano contenute voci o nelle grandi masse sinfoniche, le compagini che comprendono archi piccoli, legni e ottoni) l’ha resa ancor più godibile (per l’eventuale acquirente consiglierei di utilizzare il CD/SACD degli Stile Antico “Puer natus est”; rende molto più agevole il confronto anche perché la registrazione è di qualità assoluta – ed anche il lato artistico vira verso l’assoluto).
Quanto alla capacità di lasciare in giusta evidenza anche i rumori ambientali, valga quale esempio l’ascolto della registrazione di musiche di Mozart suonate da Ivo Pogorelic su DGG (v. foto qui sotto). Chi conosce quel disco sa che si percepiscono benissimo anche i rumori del seggiolino del pianoforte, che fa degli scricchiolii in funzione dei movimenti di Pogorelic su di esso, o il respiro dello stesso Pogorelic; bene, in un ascolto serale, a volume non particolarmente alto, quei piccoli rumori si sono fatti più distinguibili e hanno dato un minimo di umanità in più alla registrazione.
Insomma, l’inserimento di questo filtro (che mi risulta aver già avuto un buon successo di mercato) non rovinerà il suono del vostro impianto e semmai potrà rendervelo più godibile, aumentando anche la vostra tranquillità attraverso l’intervento di una macchina di questo tipo e qualità.
Il prezzo di € 3.240,00 (3.540,00 con il cavo più prestigioso, che è quello che ho provato io) non è basso, ma, a parte l’eccellente realizzazione e la quantità di materiale presente nell’apparecchio, questo tipo di “accessori” viene solitamente accoppiato ad impianti di un certo livello e non su apparecchiature di tipo economico; nell’ottica di un impianto come il mio, praticamente il costo del filtro vale il costo della sola testina e quindi ci starebbe tutto.
Se riuscite, fate la prova nel vostro impianto.
Domenico Pizzamiglio
Distributore: ACME Biella
Prezzo: € 3.240,00
Che dire di questo filtro di rete? Come ho avuto occasione di dire, confrontandomi con l’importatore italiano, è piuttosto improbabile che tutta una serie di componenti che si pongono tra la presa a muro e gli apparecchi veri e propri non faccia sentire la sua voce. Nel caso del PC3 Evo l’intervento lo si sente senza se e senza ma; ma è sin da subito evidente che l’impianto diventa più silenzioso, tanto che un leggero ronzio percepibile dalle trombe delle Davis Monitor 1, stando proprio davanti alla tromba, è sparito dopo l’inserimento del PC3 Evo.
Ma ora della fine come interviene sul suono questo Gigawatt PC3 Evo? Nel mio impianto è intervenuto nel giusto senso, ovvero quello di una sorta di “umanizzazione” della musica che è stata portata leggermente verso la musica per come la si percepisce in un teatro. Quindi, niente compressioni dinamiche (anzi, stante anche la silenziosità che acquisiscono tutti gli apparecchi, si sente anche qualche segnale molto debole che spesso viene nascosto da una maggiore rumorosità), niente grandi interventi che stravolgano il segnale, ma semplicemente qualche piccola modifica alla risposta in frequenza che porta ad alleggerire appena il medio-basso all’incrocio con il medio, ma lascia intatto tutto quanto è compreso tra i bassi profondi e il medio-basso. L’acuto resta di eccellente qualità, anche se nella sua parte estrema è certamente meno presente; però esalta un po’ il medio-acuto e quindi ecco che esce quel suono che fa tanto “moderna sala da concerto, con pubblico intorno a noi”.
Un risultato interessante che non ha reso meno piacevole la musica, ma che, con alcuni generi musicali (tipicamente la musica ove siano contenute voci o nelle grandi masse sinfoniche, le compagini che comprendono archi piccoli, legni e ottoni) l’ha resa ancor più godibile (per l’eventuale acquirente consiglierei di utilizzare il CD/SACD degli Stile Antico “Puer natus est”; rende molto più agevole il confronto anche perché la registrazione è di qualità assoluta – ed anche il lato artistico vira verso l’assoluto).
Quanto alla capacità di lasciare in giusta evidenza anche i rumori ambientali, valga quale esempio l’ascolto della registrazione di musiche di Mozart suonate da Ivo Pogorelic su DGG (v. foto qui sotto). Chi conosce quel disco sa che si percepiscono benissimo anche i rumori del seggiolino del pianoforte, che fa degli scricchiolii in funzione dei movimenti di Pogorelic su di esso, o il respiro dello stesso Pogorelic; bene, in un ascolto serale, a volume non particolarmente alto, quei piccoli rumori si sono fatti più distinguibili e hanno dato un minimo di umanità in più alla registrazione.
Insomma, l’inserimento di questo filtro (che mi risulta aver già avuto un buon successo di mercato) non rovinerà il suono del vostro impianto e semmai potrà rendervelo più godibile, aumentando anche la vostra tranquillità attraverso l’intervento di una macchina di questo tipo e qualità.
Il prezzo di € 3.240,00 (3.540,00 con il cavo più prestigioso, che è quello che ho provato io) non è basso, ma, a parte l’eccellente realizzazione e la quantità di materiale presente nell’apparecchio, questo tipo di “accessori” viene solitamente accoppiato ad impianti di un certo livello e non su apparecchiature di tipo economico; nell’ottica di un impianto come il mio, praticamente il costo del filtro vale il costo della sola testina e quindi ci starebbe tutto.
Se riuscite, fate la prova nel vostro impianto.
Domenico Pizzamiglio
Distributore: ACME Biella
Prezzo: € 3.240,00