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Il ritorno di una SuperstarIeri, 5 Giugno 2015, abbiamo assistito alla conferenza stampa di presentazione e, poche ore dopo, alla Prima del nuovo tour, questa volta non solo italiano, di Jesus Christ Superstar, la Rock Opera di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, che dai primi anni '70 è quasi ininterrottamente rappresentata in tutto il mondo e dalla quale è stato tratto il film omonimo, uscito nel '73 e diventato subito un cult per un'intera generazione, ed oltre.
Massimo Romeo Piparo, regista ma anche produttore e creatore delle ormai ventennali tournée che hanno portato in giro quest'opera per tutta l'Italia, dall'anno scorso ha realizzato il suo sogno, che è poi lo stesso di molti di noi: portare nel nostro Paese il Gesù del film, quel giovane texano che risponde al nome di Ted Neeley, che nessuno di noi aveva mai visto dal vivo ma che, dal quel lontano anno, ha continuato ad interpretare il suo ruolo per migliaia di volte negli Stati Uniti. E' stato un trionfo, inutile negarlo. Mesi e mesi di tutto esaurito dalla Sicilia al Veneto e persino la piacevole sorpresa di una reunion con la Maddalena e Ponzio Pilato di allora, Yvonne Elliman e Barry Dennen. Chi vi scrive ha faticato a trovare un biglietto ma è riuscito ad assistere ad una delle ultime recite milanesi. E' stato un salto indietro di 40 anni ma anche uno splendido modo di passare un paio d'ore tra musica, balletti acrobatici e recitazione, mentre si assiste al racconto della storia più bella che l'Uomo sia riuscito a raccontare in 2000 anni, la si creda vera o meno. Veniamo allo spettacolo di quest'anno che vede ancora un entusiasta Ted Neeley calcare le scene di alcuni teatri italiani. L'energia e la voglia di lavorare di questo 71enne che potrebbe probabilmente trascorrere una tranquilla vita da pensionato, dimostrano una professionalità non comune. Nel video che troverete a fine articolo traspare chiaramente quanto vi sto raccontando, come traspaiono la simpatia e la cordialità di quest'attore e cantante, che non si risparmia interviste chilometriche ed estenuanti incontri coi fan a fine spettacolo, non rifiutando autografi, foto ed abbracci a chi lo vuole conoscere. Ieri sera, quindi, al Teatro Nuovo di Milano abbiamo assistito alla Prima del nuovo tour. Teatro esaurito, manco a dirlo ma anche, come spesso accade quando il rodaggio non è completo, qualche piccolo problema tecnico, riguardante soprattutto luci e proiezione di testi ed immagini sugli sfondi, che non ha comunque impedito di godere appieno dello spettacolo, né ha fermato le numerose ovazioni del pubblico, spesso anche troppo frettolose; bisognerebbe almeno aspettare la fine dei brani, per non interromperli. Il cast? Ottimo, davvero. Per dovere di ospitalità parliamo prima di Ted Neeley: vi basti pensare che da allora, da quando cantò la parte nel film, la tonalità del cantato è ancora quella originale. Caso più unico che raro, direi. Generalmente, avvicinandosi la “maturità” (chiamiamola così), si tende a cantare almeno un semitono più in basso, perché la voce segue l'ispessimento delle corde vocali dovuto all'età. Doveroso nominare i personaggi principali, tutti italiani: Giuda: Feysal Bonciani, Hannas: Paride Acacia, Maddalena: Simona Distefano, Pilato: Emiliano Geppetti, Siamone: Claudio Compagno, Caifa: Francesco Mastroianni, Pietro: Francesco Italiani, Erode: Salvador Axel Torrisi. Ieri sera mi hanno impressionato particolarmente le voci di Simona Distefano ed Emiliano Geppetti, pressoché perfette. Ottime le qualità vocali ed interpretative di tutto il cast, scelto con cura ed abilità da Piparo dopo tanti anni d'esperienza. Molto bene anche la band, che come sempre ha suonato dal vivo, accompagnata da una piccola orchestra di archi e fiati. Ed infine un accenno all'eroe dello spettacolo: Ted Neeley/Gesù. L'anno scorso è stato entusiasmante e chi conosce la parte di Gesù sa bene che presenta difficoltà elevatissime a causa di falsetti quasi impossibili; anche ieri sera, malgrado il volo da Los Angeles a Roma sia lungo ed affaticante (lo so per esperienza) e le 9 ore di fuso orario si sentano addosso per più giorni, se non si è ragazzi, ha suscitato un'ottima impressione. Fare il percorso 3 volte in 5 giorni, riposare mezza giornata, passare 3 ore a rilasciare interviste e dopo altre 5 cantare al massimo delle proprie possibilità, è davvero al limite per chiunque. Altri, al suo posto, avrebbero posticipato la prima di almeno un paio di giorni, per recuperare forze e voce. Ted Neeley è un cantante di classe eccelsa ed è un grande Gesù, un Gesù umano. Forse il più grande tra i tanti che nella storia del cinema si siano cimentati in questo ruolo. Sul finale, annotiamo l'immancabile trionfo, col pubblico in visibilio ed piedi alla fine dello spettacolo, accalcato sotto al palcoscenico per vedere gli attori più da vicino e magari sfiorare loro la mano. Spettacolo stra-consigliato, a chi ha amato quest'opera Rock e a chi non la conosce ancora. Biglietti in vendita su Ticketone. Io torno a vederlo Martedi (sarà a Milano fino a fine mese di Giugno, poi riprenderà a Settembre da Macerata), perché delle cose belle non ci accontenta mai ... Angelo Jasparro |
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Galleria fotografica e video:
Trailer dello spettacolo: