La stanza di Quirino
by
Quirino Cieri
Dischi BluRay in “Pure Audio”: Lentamente, ma qualcosa si muove.
Credo che ben pochi di noi abbiano sentito parlare dei dischi BluRay che contengono solo brani audio ad alta risoluzione, senza video, adottando il protocollo “Pure Audio”… ed in meno ancora li abbiano nella propria discoteca. Eppure, secondo me, questa è una vera occasione perduta per il nostro settore. Il protocollo Pure Audio (che non è un nuovo formato, ma solo una modalità di gestire i flussi audio all’interno di un disco BluRay, che viene così letto da qualsiasi lettore BD) è stato presentato nel 2009 e standardizzato dall’AES l’anno seguente. Riassumendo semplicemente, il pregio del protocollo “Pure Audio” è quello di poter comandare la lettura di un disco BluRay come se fosse un normale CD: è sufficiente
inserire il disco nel lettore e la riproduzione partirà automaticamente, senza dover selezionare l’apposita voce dal menu principale e quindi senza nemmeno aver bisogno di accendere la TV. A quel punto si cambierà brano o si andrà avanti/indietro veloce tramite i soliti tasti del telecomando ed inoltre si potrà commutare in tempo reale tra i vari formati presenti sul disco (ad es. PCM stereo, PCM multicanale, DTS-HD Master Audio etc.) utilizzando i quattro tasti colorati presenti su tutti i telecomandi dei lettori BluRay. Ecco quindi che ritengo una novità interessante e molto piacevole la presentazione di un nuovo lavoro in Pure Audio pubblicato in questi giorni dalla Decca, “L’Anello del Nibelungo” di Wagner diretto da Sir Georg Solti, per celebrare quello che sarebbe stato il suo 100esimo compleanno (Solti nacque nel 1912 e morì nel 1997). I master originali dell’opera sono stati acquisiti digitalmente in PCM stereo a 192 kHz /24 bit. In questo caso i laboratori “msm-studios”, che hanno effettuato l’authoring del BluRay, hanno utilizzato i quattro tasti colorati del telecomando non per selezionare i diversi flussi audio ma per navigare attraverso le quattro opere che costituiscono l’Anello, ancora una volta senza la necessità di accendere lo schermo TV. Il BluRay comunque è solo uno dei supporti contenuti in questa edizione, veramente ricchissima, che comprende 14 CD con L’Anello del Nibelungo, 2 CD con un’introduzione all’Anello di un allievo di Wagner (Deryck Cooke), 1 DVD con un documentario BBC/ORF (“The Golden Ring”) in inglese e tedesco, 1 CD con le Overtures di Wagner registrate a Vienna durante gli anni dell’Anello ed infine il BluRay di cui si è detto, oltre a libretti, spartiti, altro materiale descrittivo etc. Il costo dell’intero cofanetto dovrebbe aggirarsi sui 250 Euro. Questo è il link ufficiale pubblicato da Pure Audio BluRay su Facebook (non è necessario essere iscritti per leggerlo): http://www.facebook.com/notes/pure-audio-blu-ray/soltis-historic-der-ring-des-nibelungen-released-on-pure-audio-blu-ray-by-decca-/527237273969749 Questo link francese comprende anche un bel video promozionale dove si può ascoltare la qualità della rimasterizzazione effettuata (ovviamente in… scala ridotta, ma il risultato è già ottimo): http://www.hdfever.fr/2012/09/19/sir-georg-solti-the-ring-coffret-deluxe-17-cd-pure-audio-blu-ray/ E per chi vuole ulteriormente approfondire l’argomento, termino con una descrizione delle caratteristiche del protocollo Pure Audio ed alcune considerazioni sulle sue finalità e le sue potenzialità. Innanzitutto: il "Pure Audio Blu-ray" è un metodo, non un nuovo formato, ideato per produrre un disco Blu-Ray che contenga esclusivamente audio e permetterne il suo utilizzo nel modo più semplice possibile, mantenendo la compatibilità con tutti i lettori Blu-ray esistenti e futuri. Questo progetto è stato proposto all'AES da Stefan Bock degli Msm-studios di Monaco (Germania) ed il cammino verso lo standard è iniziato il 10 agosto 2009. L'approvazione definitiva del progetto e la sua trasformazione in standard AES, con il numero X-188, è avvenuta il 22 maggio 2010. Il nome specifico dello standard è: "AES-X188, Screen-less navigation for high-resolution audio on Blu-ray Discs". Il suo scopo (tradotto in italiano): "Specificare un metodo per l'authoring di un disco Blu-ray esclusivamente audio e permetterne la lettura in sistemi consumer senza schermo, offrendo una semplice scelta degli stream audio e delle tracce utilizzando il telecomando di un normale lettore Blu-ray". I suoi destinatari: "Le compagnie discografiche che desiderano offrire un prodotto ad alta risoluzione utilizzando la tecnologia corrente; le aziende che effettuano i servizi di mastering e gli studi di registrazione; gli utenti finali che desiderano fruire dell'audio ad alta risoluzione". Per il link ufficiale: http://www.aes.org/standards/meetings/init-projects/aes-x188-init.cfm Nei dischi è possibile inserire anche un ulteriore funzione (sempre sviluppata dagli Msm-studios) denominata "mShuttle", che permette di inserire dati e files addizionali (es. files MP3 o FLAC) nel disco ed ascoltarli tramite il proprio PC, collegato in rete con il lettore Blu-ray. Il progetto Pure Audio Blu-ray è partito dalla considerazione che il mondo dell'audio era rimasto in un certo senso "orfano" di un formato ad alta risoluzione accettato dal mercato, con costi di produzione sostenibili, di larga diffusione, di basso costo al pubblico e di facile reperibilità. I precedenti formati SACD e DVD-Audio, nonostante la loro indubbia validità intrinseca, non sono purtroppo mai riusciti a diventare un formato di massa. L'SACD è ora confinato in un mercato di nicchia, con continua tendenza all'estinzione; il DVD-Audio è considerato ormai morto. Inoltre per leggere SACD e DVD-Audio è necessario un lettore apposito multiformato: questa limitazione ha sempre impedito una larga diffusione di entrambi i formati, oltre al fatto che molto spesso il pubblico ha visto l'esistenza di entrambi i supporti come l'ennesima "guerra tra formati". Il formato Blu-ray invece ha avuto una continua crescita e diffusione a livello mondiale. Negli USA era presente a fine 2011 nelle case di 40 milioni di americani, per una penetrazione del 38% (fonte: http://www.degonline.org/pressreleases/2012/DEG_year_end_2011.pdf). Nonostante il formato Blu-Ray non sia nato espressamente per l'audio, in quanto è stato voluto dalle major di Hollywood per distribuire i film e non dalle organizzazioni come l'AES o dalle aziende del settore audio (come ad es. Philips e Sony, quando si sono unite per creare e fare approvare il formato CD-Audio), è indubbio che le sue caratteristiche di base per il formato stereo "semplice" (PCM lineare a 192 kHz - 24 bit) consentano una qualità audio superlativa, molto superiore a quella del CD-Audio (44,1 kHz - 16 bit), superiore a quello del DVD-Video (96 kHz - 24 bit) e direttamente paragonabile a quello dell'SACD e del DVD-Audio (192 kHz - 24 bit). Inoltre il campionamento massimo (PCM lineare 192/24) può essere applicato anche all'audio multicanale con caratteristiche di qualità identiche per ogni canale, cosa non possibile con i precedenti formati. Da tutto ciò era chiaro che il mondo dell'audio non poteva ignorare il formato Blu-ray, relegandolo ad un semplice complemento per il video: si trattava solo di determinare il modo migliore per utilizzarlo secondo le modalità, le aspettative ed il target specifico del nostro settore. Così il Pure Audio Blu-ray si affianca al mondo della musica liquida ad alta definizione, quella scaricabile online dai vari siti dedicati, venendo incontro a tutti quegli utenti che per vari motivi: - Non hanno un PC e non intendono averlo (sia per scelta che per mancanza di competenze); - Pur avendo un PC, non lo sanno usare al meglio e quindi non si ritrovano con i criteri di gestione della musica liquida (download, archiviazione, programmi per la lettura, backup di sicurezza dei dati scaricati, installazione di interfacce, installazione di drivers, collegamenti fisici tra il PC e l'interfaccia e tra l'interfaccia e l'impianto stereo, etc). - Pur avendo un PC e sapendolo usare, non possono accedere ad internet con un collegamento veloce; - Pur avendo tutto il necessario ed anche il collegamento veloce, si scontrano con gli elevati tempi necessari per il trasferimento di un singolo intero disco ad alta risoluzione (oltre che con i costi, non sempre convenienti); - Pur essendo perfettamente in grado di gestire ed accettare tutti i punti suddetti, sanno che nel loro nucleo famigliare non tutti lo sono (es. moglie, anziani in famiglia, bambini...) e questi naturalmente si sentono a disagio nel sentirsi "limitati" nella loro fruizione delle nuove tecnologie, in particolare gli anziani; - Infine: pur trovandosi bene con tutti i punti suddetti, rimane loro sempre un senso di inadeguatezza per la mancanza del "supporto fisico" (copertina, libretto, disco), cioé quel qualcosa che ha sempre costituito la "discoteca dell'appassionato", oltre che audiofilo. Ora le etichette possono offrire al pubblico uno stesso lavoro, su supporto tradizionale, con la presenza contemporanea sullo stesso disco di più tracce ad alta risoluzione, selezionabili e confrontabili tra loro semplicemente premendo i tasti colorati del telecomando. Anche i costi non sono un problema, perché lo stesso sistema per l'authoring di un disco Blu-ray (ormai presente in molti studi e di continua ulteriore diffusione) può essere utilizzato per la generazione di un Pure Audio Blu-Ray, senza alcuna spesa ulteriore. Da ciò ne discende che anche il fenomeno della pirateria può ridursi: quando un utente può acquistare un disco Pure Audio Blu-ray con la qualità che abbiamo detto, più il libretto, quindi con il senso "di possesso reale" del supporto ed il tutto ad un prezzo come quello di qualsiasi altro disco blu-ray, che senso avrebbe scaricare i soli brani HD dai siti pirata ? Fin dall'inizio della definizione dello standard, Denon ha creduto nella proposta ed ha fatto pubblicare da 2L un apposito disco (chiamiamolo "sperimentale"). In quest'immagine si può benissimo vedere come i tasti colorati sul telecomando permettano la semplicissima scelta delle diverse risoluzioni audio (5.1 DTS-HD MA, 5.1 LPCM, Stereo LPCM, il tutto in 192/24): http://www.2l.no/epost/images/2L_Denon_screen.jpg Stockfisch ha pubblicato recentemente in Pure Audio un disco di Sara K (5.1 DTS-HD MA, 5.1 PCM, Stereo PCM): http://www.stockfisch-records.de/stckff/sf_sarak_d.html Insomma, la carne al fuoco è davvero tanta e le potenzialità sono splendide. Speriamo davvero che la corsa del Pure Audio continui. Analisi e confronto di file audio musicali tramite software specifici
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