Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano Direttore Oleg Caetani In programma: Sinfonia n.1 D.82 in Re maggiore di Franz Schubert Serenata n.1 op.11 di Johannes Brahms
Anche questo è un segno di ritrovata normalità: il Maestro Oleg Caetani torna a dirigere laVerdi a Milano, come accadeva da anni prima del forzato arresto, anche più volte a stagione.
C'è poco da fare, il feeling tra l'orchestra e chi la dirige, spesso si percepisce fin dalle prime note di un'esecuzione. Potrei sbagliarmi, è una mia personale sensazione, ma sembra proprio che quando alla testa de laVerdi c'è il Maestro svizzero, il risultato sia sempre di livello strepitoso.
Questa volta il programma prevede due nomi molto importanti nella storia della musica, con lavori composti in gioventù. Schubert aveva 16 anni quando ha composto la sua Sinfonia n. 1, e Brahms 24 al tempo della sua Prima Serenata.
Due composizioni veramente interessanti, dirette magistralmente da Caetani ed interpretate dall'orchestra con una sicurezza palpabile. Brahms è stato diretto addirittura a memoria, il Maestro Caetani non ha utilizzato il leggio. Geniale, nella composizione di Brahms, il dialogo e la contrapposizione dei 4 corni, che cattura l'attenzione dell'ascoltatore come un potente magnete musicale.
Dinamiche ed attacchi di entrambe le opere necessitavano di una direzione impeccabile e di un ferreo controllo degli archi, che ritroviamo puntualmente nelle prestazioni del primo violino Luca Santaniello.
Un'altra serata che ci aiuta a cancellare le brutture del periodo che stiamo vivendo. Forse è proprio vero: la musica salverà il mondo.
