AUDITORIUM DI MILANO Concerto del 6 aprile 2018 Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano Direttore Aziz Shokhakimov In programma la Quarta Sinfonia op. 29 “L'Inestinguibile” di Carl Nielsen e Quadri di un'esposizione di Modest Musorgskij (versione orchestrale di Maurice Ravel)
Il 6 aprile scorso è tornato sul podio il giovane direttore d'orchestra Aziz Shokhakimov che ha diretto il programma qui sopra indicato. La Quarta sinfonia di Nielsen non è tra le composizioni più presenti nei cartelloni delle stagioni sinfoniche. Peccato perché è una sinfonia forse non facilissima, ma certo molto interessante. Con questa composizione che data più o meno nel periodo dell'inizio della Prima Guerra Mondiale, Nielsen ha inteso descrivere il tentativo dell'uomo di distruggere la vita, una vita che così come la musica, non può essere distrutta perché è appunto “Inestinguibile”. La Sinfonia è idealmente divisa in quattro movimenti ma di fatto si presenta come un unico movimento; composizione piuttosto inusuale, a volte anche “fredda”, certo razionale nella sua poca convenzionalità, presenta incastri di tempi diversi tra una sezione e l'altra, leggere dissonanze, in un linguaggio moderno e molto chiaro nell'esporre il pensiero del compositore. Gli stati d'animo che si provano ascoltando la composizione si alternano, ma alla fine qualcosa di “liberatorio” rimane. I Quadri invece sono una composizione decisamente più nota; all'orecchio di molti è più nota la trascrizione orchestrale operata da M. Ravel, piuttosto che non la bellissima composizione originale per pianoforte solo. Descrizione di una passeggiata attraverso i quadri del pittore Viktor Hartmann, la musica fluisce attraverso soluzioni timbriche piacevolissime e con una buona dose di violenza espressiva (come ne La Grande Porta di Kiev).
Il giovane direttore Aziz Shokakimov, che già abbiamo avuto l'occasione di apprezzare, ha delineato una sinfonia di Nielsen totalmente scevra da inutili effetti “emozionali”; ha lasciato parlare la musica, dirigendo con grandi precisione ed energia. Idem per i Quadri ove il Maestro ha scelto di alternare movimenti risoluti (Promenade: Gnomus; Limoges-Marché) a tempi giustamente più meditati, come nella già citata Grande porta di Kiev. Un direttore da tenere d'occhio. Eccellente la prestazione dell'orchestra con le solite eccellenze nei fiati e nella timpanista Viviana Mologni, destinataria ad ogni concerto dell'entusiasmo del pubblico.