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Novamusa
Terra Nostra
Un viaggio nel tempo, un’esperienza onirica alla riscoperta di identità perdute.
L’ensemble Novamusa regala vita nuova alla musica della tradizione molisana grazie a una sua sapiente reinterpretazione in chiave contemporanea.
Le composizioni sono tutte del maestro Piero Ricci ed in questa cornice, la zampogna è regina indiscussa; il suo caratteristico suono, caldo e al contempo quasi altero, ultraterreno, sembra riecheggiare dall’inspiegabile vicinanza di mondi lontani, per stagliarsi più vivo e luminoso che mai su un una trama di strumenti, armonie e ritmiche intessuti fra loro con notevole grazia. A stupire è infatti la naturalezza con cui la zampogna si presta a questo dialogo musicale, sorretto da contrappunti stilistici che vogliono rendere omaggio alla tradizione non solo molisana, ma anche a quella della musica colta e popolare di tutto Occidente. Sonorità ispirate a ballate del più vario genere - ma che con ogni evidenza traggono dalla musica classica la propria intelaiatura tecnica - contribuiscono a evocare quindi una sensibilità artistica che è fuori dal tempo e che trova nell’originalità e nella contaminazione stilistica la propria linfa vitale. Terra Nostra potrebbe essere considerata allora - neanche troppo retoricamente - una raccolta di preziose figure, ognuna delle quali in grado di dar corpo a paesaggi sonori e orizzonti emotivi certamente diversi fra loro, ma uniti da un’essenzialità idillica, frugale, remota, dalla quale emana la grande dignità di questa visione. In questo contesto lo strumento tipico dei pastori e della pastorizia che accompagna e accompagnava i pastori nella transumanza assurge a moderno trait d'union della cultura classica europea fino a congiungersi con tradizioni profonde, ma sempre attuali, di altri paesi e altre culture, anche mitteleuropee e orientali. Un album da ascoltare tutto d'un fiato e ad occhi chiusi, lasciandosi trasportare dalle onde sonore di paesaggi bucolici e rupestri. Vincenzo Genovese - William Moschetta |