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Torna il Requiem di Verdi all'Auditorium di Milano
Dirige Jader Bignamini

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​STAGIONE SINFONICA 2016
È tempo di Requiem  
Jader Bignamini torna a dirigere laVerdi
nel capolavoro del Genio di Busseto
 
giovedì 3, venerdì 4 e domenica 6 novembre
Auditorium di Milano, largo Mahler
 
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Direttore Jader Bignamini
 
Messa da Requiem: Jader Bignamini torna a dirigere laVerdi in stagione - dopo il successo dello scorso giugno con uno sfavillante Galà rossiniano - nel grande classico di Giuseppe Verdi. Conclamata  ”bacchetta verdiana” sia in Italia che all’estero, atteso nel 2017 al Metropolitan per il debutto nel “tempio musicale” newyorkese, il conductor lombardo sarà alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano giovedì 3 (ore 20.30), venerdì 4 (ore 20.00) e domenica 6 novembre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano.
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Sul palco di largo Mahler, naturalmente anche il Coro Sinfonico, diretto da Erina Gambarini. Il parterre dei solisti sarà composto da Inva Mula (soprano), Stefanie Iranyi (mezzosoprano), Azer Zada (tenore) e Kihwan Sim (basso).

Torna dunque l’appuntamento con quello che è diventato negli anni una “stella fissa” nella locandina de laVerdi: la Messa da Requiem del genio di Busseto è stata eseguita dall’Orchestra dell’Auditorium oltre 30 volte in Italia e all’estero - tra cui Vienna, Francoforte, Tokyo, St. Moritz, Budapest, Baku (Azerbaijan) - a cominciare dall’ormai lontana stagione 1996-97 con la Corale di Parma a Brescia e la direzione di Alun Francis; e ancora con il maestro Riccardo Chailly e con il maestro del Coro Romano Gandolfi, poi Ruben Jais, Eugene Kohn, Wayne Marshall, Aldo Ceccato, Zhang Xian, direttore musicale de laVerdi, quindi John Axelrod, direttore principale ospite dell’Orchestra, fino a oggi con Jader Bignamini, affiancato da Erina Gambarini.

Lasciamo al direttore Jader Bignamini il compito di introdurci al Requiem: “La Messa da Requiem è una partitura complessa, lunga e articolata. È un brano dalla connotazione fortemente ‘italiana’, molto vicino al nostro dna, soprattutto molto vicino ai milanesi, non solo perché è stato scritto in memoria di Alessandro Manzoni. L’ho diretto in altre occasioni e questa è la terza volta per la stagione principale de laVerdi: per me ogni esecuzione è un’emozione sempre nuova. È un brano che l’Orchestra di Largo Mahler ‘possiede’, per cui il feeling con i musicisti è totale. Verdi ha la capacità di scrivere in modo impressivo; si sintonizza immediatamente con il pubblico e arriva deciso alla nostra anima, sposandosi perfettamente con la nostra indole. Riesce con due accordi a descrivere altrettanti stati d’animo completamente differenti; da una pagina all’altra riesce a descrivere impeccabilmente atmosfere diverse, e questo il pubblico lo percepisce al volo. In più, ogni pagina è strutturata per valorizzare le voci dei solisti e il loro potenziale espressivo, sia in termini di quantità che di qualità di ‘colore’”.

Il concerto di giovedì 3 è dedicato al Panama, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica di Panama che celebra 113 anni d’indipendenza: sarà presente in sala Claudia Granati Buccellati, Console Onorario di Panama a Milano.

Sempre giovedì 3 in Auditorium (ore 18.00, Foyer della Balconata, ingresso libero), si terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma: Erina Gambarini e Laura Nicora parleranno de “Il Requiem, i Requiem”, approfondendo questo genere musicale. Da Mozart a Verdi, da Brahms a Fauré: molti dei grandi compositori della storia si sono cimentati nella scrittura di un Requiem. Di fronte all’ineluttabilità della condizione umana, al senso cristiano della morte e della vita eterna sono nate alcune delle pagine musicali più belle, tragiche e ricche di pathos, rigorose nei loro intrecci contrappuntistici, contemplative e rassegnate. 
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(Biglietti: euro 50,00/17,50; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org). 
 
Il Requiem di Verdi
Con la Messa da Requiem Verdi pensava di concludere la sua lunga carriera di compositore: ai successi e ai tripudi operistici doveva seguire la nobiltà ultima della pagina sacra. La morte di Rossini nel 1868 fu l'occasione perché Verdi iniziasse a scrivere la Messa: a distanza di un anno dalla morte, nel 1869, avrebbe voluto che a San Petronio a Bologna si eseguisse un Requiem in onore del grande defunto, scritto a più mani dai più importanti compositori italiani. Fu in quell'anno che venne composto il Libera me, con cui il lavoro doveva concludersi. Del progetto non se ne fece nulla, con disappunto di Verdi, per miopia della politica culturale dell'Italia post-unitaria. E così, anni dopo, per la morte di Alessandro Manzoni, Verdi scelse di ultimare da solo il Requiem, che venne eseguito il 22 Maggio 1874 nella chiesa milanese di San Marco, nel primo anniversario della morte dello scrittore.
Nel Requiem Verdi riesce a sintetizzare la vocalità di tutti i suoi capolavori del passato: tutte le passioni tante volte evocate sulle scene sono coinvolte nella sequenza di Tommaso da Celano sono evocate come solo chi aveva esplorato nel profondo l'animo umano poteva fare. Il coro, infine, diviene nel Requiem la voce stessa dell'umanità che soffre e che spera. 
 
 
Biografie
Jader Bignamini, direttore. Scelto nel 1998 da Riccardo Chailly come clarinetto piccolo dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, inizia il suo percorso all’interno dell’Istituzione che lo vedrà passare dalle file dell’orchestra al podio, fino ad essere nominato nel 2010 Direttore Assistente e dal 2012 Direttore Associato. Nato a Crema, dopo gli studi al Conservatorio di Piacenza inizia giovanissimo a collaborare, anche come solista, con diverse orchestre e avvia contemporaneamente l’attività di direttore con gruppi da camera, orchestre sinfoniche e di enti lirici. Nell’autunno 2012 partecipa per il secondo anno consecutivo al Festival MiTo con la Messe Solennelle di Berlioz. Prosegue inoltre la sua intensa collaborazione con laVerdi dove dirige, oltre a quello inaugurale, svariati concerti con programmi lirici e sinfonici (Brahms, Cajkovskij, Glinka, Musorgskij, Prokofiev, Ravel, Respighi, Rimsky-Korsakov, Paganini, Piazzolla, Stravinskij, Vivaldi), sia a Milano che nella tournée in Russia (Cajkovskij Hall a Mosca e Glinka Philarmonic Hall a San Pietroburgo), collaborando con solisti quali Karen Gomyo, Francesca Dego, Natasha Korsakova, Kolya Blacher e Lylia Zilberstein. Seguono i debutti sinfonici in Giappone alla Biwako Hall di Otsu, in Brasile al Teatro Municipal di Sao Paulo, a Palermo con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e a Firenze col Maggio Musicale. Inaugura poi il XXXIX Festival della Valle d’Itria con Crispino e la Comare, la XX Stagione Sinfonica de laVerdi con un programma verdiano e il Festival Verdi 2013 a Parma con Simon Boccanegra, a seguito del quale gli viene offerto dal Teatro Regio un invito triennale per il Festival.
Tra gli impegni recenti, oltre ai numerosi appuntamenti sinfonici con laVerdi, tra i quali il verdiano Requiem, ricordiamo i Carmina Burana con la Filarmonica del Comunale di Bologna, La bohème al Municipal di Sao Paulo e al Teatro la Fenice di Venezia, L’elisir d’amore ad Ancona, Tosca al Comunale di Bologna, La forza del destino al Festival Verdi di Parma e La bohème al Filarmonico di Verona.
Il 2015 lo ha visto protagonista di felici debutti come Cavalleria rusticana e L’amor brujo al Teatro Filarmonico di Verona, Aida al Teatro dell'Opera di Roma, Madama Butterfly al Teatro la Fenice di Venezia oltre al debutto americano con Rigoletto al Festival di Santa Fe in New Mexico, dove tornerà nel 2018 per una nuova produzione di Madama Butterfly.
Reduce del successo americano ha quindi diretto un concerto al Teatro alla Scala di Milano con laVerdi per poi inaugurare anche la stagione autunnale all’ Auditorium di Milano con una serie di concerti sinfonici, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi e un gala lirico sinfonico al Musikverein di Graz con il soprano Anna Netrebko.
Il 2016 l'ha già visto protagonista a Francoforte per Oberto, conte di San Bonifacio, in tournée in Korea e Giappone per una serie di concerti con Anna Netrebko, a Tokyo con per una produzione di Andrea Chenier e al Teatro dell'Opera di Roma con un nuovo allestimento di Traviata con la regia di Sofia Coppola e i costumi di Valentino.
I debutti del 2016: all'Arena di Verona per la produzione di Traviata nel cartellone estivo, al Rossini Opera Festival con Ciro in Babilonia per la regia di Davide Livermore, a Palermo con Madama Butterfly e al Bolshoi a Mosca con Manon Lescaut di Puccini con Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, oltre a Colonia e Amburgo per concerti.
Nel 2017 debutterà poi ne Il trovatore al Teatro dell'Opera di Roma e Francoforte e, sempre nel 2017, è atteso al Metropolitan di New York.
 
Erina Gambarini, Maestro del Coro. Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.
Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.
Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.
 
Inva Mula, soprano. Nasce in una famiglia di artisti a Tirana, in Albania. È riconosciuta a livello internazionale come uno dei soprani più importanti del nostro tempo ed è stata acclamata in tutti i più importanti teatri a livello mondiale: Teatro alla Scala, Wiener Staatsoper, Arena di Verona, Bonn, Amburgo, Los Angeles, Chicago, Opera di Washington, Metropolitan Opera di New York, il Teatro Real di Madrid, Liceu di Barcellona. Ha vinto il Primo premio al Concorso di Canto in Albania, la George Enescu Competition of Bucarest e Madama Butterfly Competition in Barcelona. È stato il concorso “Operalia”, fondato da Placido Domingo nel 1993, che le ha dato fama internazionale. Da allora si è esibita in numerosi concerti con P. Domingo in tutto il mondo, registrandone uno per Sony, all’Opéra Bastille di Parigi.
Si esibisce regolarmente alla Scala, dove ha cantato La Traviata, Manon e Falstaff, tra gli altri. È famosa per i ruoli di Violetta ne La Traviata, che ha cantato in molte città di tutto il mondo, tra cui Tokyo, Bilbao, Los Angeles, Toulouse, Verona, Orange, Madrid, all'Opéra de Montpellier, Teatro alla Scala, l’Opéra de Nice, Deutsche Opera di Berlino, Covent Garden, l'Opéra National de Paris, Toronto, Tokyo, Trieste, Avignone e Bilbao, e di Gilda nel Rigoletto, che ha cantato all’ Arena di Verona, Teatro Verdi di Trieste, Los Angeles Opera, Teatro alla Scala, Marsiglia, Barcellona, Torino, Bilbao, Toronto. Al Teatro Real di Madrid ha cantato nel Simon Boccanegra con P. Domingo, per la cui interpretazione hanno ricevuto l'ovazione più lunga registrata nella storia del teatro.
Nelle ultime stagioni ha cantato Pagliacci al fianco di Roberto Alagna a Orange, La Traviata a Berlino, La Bohème a Monte Carlo e Vienna, Mirella, La Bohème, Les Contes d’Hoffmann e Faust all’Opera Bastille a Parigi, Faust a Vienna accanto a Jonas Kaufmann, Nedda a Bologna, Berlino, La bohème a Orange, Bilbao e Zurigo diretta da Fabio Luisi, Otello di Verdi a Marsiglia, Carmen al Teatro Colón di Buenos Aires, Pagliacci e Manon a Vienna accanto a Ramón Vargas, Le Roi d'Ys a Marsiglia e Otello di Verdi a Orange accanto a Roberto Alagna, Carmen a Orange accanto a Jonas Kaufmann.
Oltre alle sue interpretazioni operistiche, si esibisce in concerti in tutto il mondo. Nel 2016 ha cantato a New York e Montreal e ha partecipato all'inaugurazione della Dubai Opera con P. Domingo e il soprano Ana Maria Martinez, l’orchestra del Teatro "Giuseppe Verdi" di Trieste, diretta da E. Kohn.
In Vaticano ha cantato in onore di Madre Teresa di Calcutta, alla vigilia della canonizzazione.
La flessibilità e l'estensione della sua voce le hanno permesso di esplorare un ampio e variegato repertorio: La traviata, Rigoletto, Elisir d’amore, Otello, Simone Boccanegra, La bohème, Faust, Thais, Mireille, Le Nozze di Figaro, La Rondine, Rigoletto, Falstaff, Les contes d'Hoffmann, tra gli altri. Il regista Luc Besson la scelse per svolgere il ruolo di “Diva” nel film Il quinto elemento con la London Symphonic Orchestra. Ha inciso per etichette come Virgin Classics, RTVE Musica, Arte Opes, Sony Classics, Decca o EMI.
 
Stefanie Iranyi, mezzosoprano. È nata a Chiemgau (Germania) e si é diplomata alla Scuola Superiore di Musica di Monaco. Ha vinto il Concorso Robert Schumann a Zwickau, il Concorso Vocale Nazionale a Berlino ed ha ottenuto una borsa di studio dalla Fondazione Yehudi Menuhin. In qualità di liederista, e con la collaborazione pianistica di Helmut Deutsch, si è esibita alla “Schubertiade” di Vilabertran (Spagna), alla Wigmore Hall, a Vienna e a Vevey con i Liebesliederwalzer di Brahms. Il debutto in Italia è avvenuto nel 2006, al Regio di Torino, nell’opera Il console di Menotti, dove un vivo e inaspettato successo le ha procurato l’immediata scrittura nei teatri di Palermo, Torino, Firenze, Napoli, Parma e Venezia in opere di Vivaldi, Mozart, Verdi e Wagner.
Con il suo vasto repertorio, che spazia dal Barocco al tardo Romantico, è un ospite gradito in sedi internazionali, come la Konzerthaus e il Musikverein di Vienna, Herkulessaal e Filarmonica di Monaco di Baviera, Suntory Hall di Tokyo, Parigi Théâtre des Champs-Elysées di Parigi. Ha lavorato con direttori quali H. Albrecht, B. Bartolotti, F. Biondi, A. Fisch, R. Frühbeck de Burgos, M. Güttler, Z. Mehta, P. Schreier e Je. Tate. Tra le sue collaborazioni ricordiamo il Requiem di Verdi con la Norimberga Symphony Orchestra e la Russian State Symphonie Orchester, il Weihnachtsoratorium con la Münchner Bach Chor, la Nona Sinfonia di Beethoven con l’Orchestra Verdi di Milano, brani dal Knaben Wunderhorn di Mahler con la Wuppertal Symphony, “Operetten Abend” la West Australian Symphony Orchestra, Matthäuspassion di Bach con l’Orfeo Barockorchester e Das Rheingold di Wagner con la Sinfonieorchester  des Bayrischen Rundfunks sotto la direzione di Simon Rattle a Monaco.
Fanno parte della sua discografia registrazioni di Lieder di Brahms (Brilliant classics), Requiem di Dvořák (Profil), Album für die Jugend di Schumann (Naxos), l’oratorio Marriage of Tobias di Mayr per la direzione di Franz Hauk (Naxos), un Dvd del Rigoletto di Verdi e un solo-Cd Lamenti (OEHMS Classic) con arie di Hasse, Haydn, Händel. Attualmente é ospite dei Münchner Symphoniker con L’amor brujo di De Falla e delle Folk Songs di Berio; della Milwaukee Symphony Orchestra con il Requiem di Verdi; della Swedish Radio Symphony Orchestra di Stoccolma e dei Concerti Wolfsegger sotto la direzione di M. Honeck.
 
Azer Zada, tenore. Si diploma in Canto nel 2010 presso il Conservatorio di Baku, in Azerbaijan, suo paese di nascita. Trasferitosi in Italia, frequenta l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo.
Dal 2009 è solista presso l’Azerbaijan Academic Opera and Ballet Theatre e presso l’Opera Studio di Baku e nel frattempo frequenta numerose masterclass fra cui quelle con Raina Kabaivanska, Magda Olivero, Leo Nucci, Renato Bruson e Renata Scotto.
Nel 2012 vince il Concorso Lirico Internazionale “Magda Olivero” a Milano e intraprende una serie di concerti in Italia, Francia, Austria, Slovacchia, Russia, Inghilterra, Emirati Arabi Uniti e Turchia.
 
Nel 2014 è ammesso all’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala e viene scelto per i ruoli di di Principe di Persia in Turandot diretto da Riccardo Chailly, Borsa in Rigoletto diretto da Nicola Luisotti e Fante ne I due Foscari sotto la direzione di Michele Mariotti e la regia di Alvis Hermanis.
Prossimamente sarà Cavaradossi in Tosca per i giovani al Teatro Petruzzelli di Bari e Macduff in Macbeth al Teatro Verdi di Salerno sotto la bacchetta di Daniel Oren.
 
Kihwan Sim, basso. Dopo gli studi presso la Yonsei University College of Music, il giovane basso-baritono coreano è stato accettato alla “Hochschule für Musik und Theater” di Amburgo per studiare con il professor Geert Smits. Ha vinto diversi premi in importanti concorsi di canto internazionali, come il Primo premio all’International Mirjam Helin Singing Competition in Finlandia, il Secondo premio al Concorso Neue Stimmen in Germania (entrambi nel 2009), il Secondo premio alla “Paris International Opera Competition” nel 2010 e il Primo premio alla International Long-Thibaud-Crespin Competition nel 2011 in Francia. Ha fatto il suo debutto su un palcoscenico europeo nel 2010, come Figaro ne Le Nozze di Figaro di Mozart al Staatstheater Darmstadt e nel ruolo di Masetto in Don Giovanni al prestigioso Savonlinna Opera Festival nel 2011, al fianco di Carlo Colombara.
Dopo una stagione di successo (2011/2012) nello studio del repertorio operistico alla Frankfurt Oper, nel 2012 gli è stato chiesto di unirsi al loro ensemble di solisti. Tra i suoi primi ruoli di rilievo, ricordiamo il duca di Albany nel Lear di Aribert Reimann, Colline ne La bohème, Figaro ne Le nozze di Figaro e, più recentemente, Talbot (Maria Stuarda), il conte Rodolfo (la Sonnambula), Procida (Vespri Siciliani), Gottardo (La gazza ladra), Raimondo (Lucia di Lammermoor) e il ruolo principale in Oberto di Verdi. In questa stagione si aggiungono al suo repertorio Nick Shadow (Carriera di un libertino), Don Ruy Gomez de Silva (Ernani) e Escamillo (Carmen). In aggiunta ai suoi impegni a Francoforte, il cantante è anche apparso nei ruoli di Procida all'Opéra de Nice e Colline alla Köln Oper, ruolo che ha ricoperto subito dopo nel suo debutto alla Metropolitan Opera nel gennaio 2016.
Ha partecipato alle registrazioni dei cd di Wagner Il divieto d'amare e di Strauss Ariadne auf Naxos, entrambe con la Oehms Classics, ed è stato inserito nella serie televisiva di Rolando Villazon Stelle di domani, in onda su ARTE.

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