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Spirit Superleggera
Mi sono imbattuto nella Spirit Superleggera nel corso della edizione 2018 della manifestazione Apulia Hifishow. In quel contesto mi sono divertito a provare tutti i modelli della factory torinese, collegati agli ampli per cuffie della Audio GD, di cui la Spirit è divenuta distributrice per l'Italia.
Quello che ne ho ricavato immediatamente, a parte la sensazione tattile di grande qualità delle realizzazioni artigianali della Spirit e il design fresco e vivace ed a volte austero delle cuffie, anche la caratteristica di "spessore" musicale, al punto di aver subito sentito quasi un rimpianto di non aver coltivato l'ascolto in cuffia nella mia storia di audiofilo. L'occasione era ghiotta ! Ho convinto, sfoderando un sorriso sornione e il mio "grande fascino latino" (che dico grande, grandissimo), il deus ex machina Andrea Ricci a lasciarmi un binaurale aggeggio in prova, di modo che potessi approfondirne la conoscenza e potessi esprimere la mia opinione d'ascolto. Mi ha consegnato una splendida Superleggera nella versione Blu elettrico, nell'allestimento tipico di base. L'ho tenuta alcuni mesi, l'ho usata in ogni occasione, in casa, al lavoro in studio, a passeggio, nel corso delle "camminate" mattutine nei giardini comunali della mia città, al mare, in montagna, everywhere. Non solo, l'ho usata anche con tutto quello che avesse un ingresso cuffia e che mi capitasse sottomano, con le carabattole più inenarrabili, con l'Ipad, con il cellulare, con l'Ipod, con il lettore mp3, con gli ingressi cuffia dei miei amplificatori, con quello del sintoampli HT Marantz Sr 8000, con quello del pre Meridian 501, con l'ingresso cuffia del mio convertitore digitale Merging Hapi, con quello dei miei innumerevoli lettori cd, con quello dei computer e notebook in mio possesso, fino ad utilizzarla, finalmente con l'ampli cuffie Docet Cuffia Amp Web Edition 10/C. E' diventata una mania, una fissazione. Il primo contatto con questa cuffia è principalmente visivo e tattile, laddove si resta colpiti dal fascino lussuoso della finitura in pelle dell'archetto - head band con registro di scorrimento, dai padiglioni in alluminio fresato dal pieno, dal foam circumaurale anatomico lavabile che consente un uso disinvolto anche all'aperto e quando si svolge attività fisica, l'inusuale e hiendissimo cavo di collegamento di altissima qualità. Si tratta del modello entry level della casa, cuffia con il sistema semi circumaurale aperto, entry level che in ogni caso non significa "povero", atteso che le prestazioni sono di altissimo livello ed il prezzo non è proprio popolare, quantunque accessibile da parte di "noi audiofili", 1.500,00 euro. Inforcata, indossata e messa a funzionare, di primo acchito la prima impressione è di ascoltare una cuffia con una inusuale messe di bassi, laddove le frequenze basse vengono riprodotte con una ricchezza e rotondità sorprendenti, estese e profonde, articolate senza essere rigonfie, ma queste caratteristiche emergono man mano che la si ascolta e sale il livello degli apparati preposti ad amplificarla.
Pur non essendo un cuffiofilo nella mia vita di cuffie ne ho possedute tante, dalle Pioneer anni 70' (possiedo ancora una SE 305), alla Audio Technica, passando per le Koss (per le quali provavo un trasporto affettivo molto profondo), per le AKG, ma mai con nessuna delle mie cuffie ho verificato una tale capacità di dipanare grandi masse sonore, di ricreare uno stage largo, alto e profondo, per quanto sia possibile con tale mezzo. Il suono che ne scaturisce, che cresce man mano che migliora la qualità di quello che le si da in pasto, è per certi versi "straniante" tanta è la sorpresa di cogliere la velocità dei transienti, la grandissima risoluzione, l'estensione e l'articolazione di ogni gamma di frequenza. Proprio per la sua impedenza di 32 ohm è una cuffia facile da pilotare e dunque universale, ciò non toglie che da il meglio di se con amplificatori di qualità al di sopra di ogni sospetto, non certamente con le uscite cuffia generiche, anche se il risultato con Ipod et similia è molto soddisfacente. In ascolti hifi la cuffia disvela le intenzioni dell'autore, dell'ingegnere del suono che ha proceduto alla fase di registrazione e di mixaggio, con una netta sensazione di cogliere la stratificazione dei piani sonori, le sovraincisioni, il posizionamento dei microfoni, il gioco degli echi e dei riverberi. Ciò si manifesta sia nell'ascolto della musica acustica, con strumenti non amplificati, che e soprattutto nell'ascolto della musica elettronica, quando la grande estensione di cui è dotata la Superleggera viene in soccorso nel dipanare i tappeti di basse frequenze e le sovraincisioni di effetti, anche spazialmente localizzati. Riesce a rendere pienamente e completamente l'attività creativa dell'autore, dell'artista e dei musicisti. L'ho dovuta restituire, ma devo ammettere che mi manca; credo che alla fine dell'estate, quando comincerà il fresco della stagione autunnale e poi l'inverno, il pensiero di comprarla si insinuerà fortemente nella mia mente. In conclusione un prodotto validissimo, frutto del genio italico, con una grande personalità e qualità sia estetica che sonora, il made in Italy nella più pregna e nobile accezione, oggetti da musica da usare, ascoltare e, perché no, esibire con orgoglio. Vince Genovese Produttore: Spirit SounDesign Srl Prezzo: euro 1.500,00 |