Trafomatic EOS Integrated
Era da un bel po’ di tempo che le sale d’ascolto di Audio-activity.com non ospitavano elettroniche a valvole di un certo “peso”. In linea di massima, infatti, sia Domenico Pizzamiglio che il sottoscritto, prediligiamo amplificazioni a stato solido, per motivi troppo lunghi da trattare in una recensione … soprattutto di un integrato a valvole (!).
Però non si possono negare le grandi qualità di alcune macchine valvolari passate per le nostre grinfie in tanti anni di professione o anche di semplice passione. Manley, VAC, Audio Research, Mastersound, Shindo, Audio Note, Synthesis, sono solo i primi nomi che mi vengono in mente.
Trafomatic Audio, con sede in Serbia, produce da oltre 20 anni una serie di elettroniche, quasi esclusivamente valvolari, che comprende amplificatori integrati, preamplificatori, amplificatori di potenza, amplificatori per cuffie. Completano il catalogo un cavo di alimentazione ed un condizionatore di rete.
Abbiamo detto “quasi esclusivamente” perché nell’ampio catalogo troviamo un pre-phono di recentissima introduzione che è a stato solido ed un finale ibrido.
Il nome della Società deriva dall’estrema importanza che Saša Čokić, proprietario e progettista, attribuisce proprio ai trasformatori sul percorso del segnale. Trafomatic produce infatti e commercializza trasformatori d’uscita (e non solo) anche per conto terzi. La confidenza di Saša con le valvole gli permette di utilizzarne varie tipologie, a seconda di quanto richiesto dal progetto. Gli amplificatori di potenza utilizzano le 6550, le KT 120, le 2A3, le EL84, le KT150, per arrivare alle grosse 250TL montate sui mostruosi Elysium, finali mono single ended da 70 W, alti 80 cm e pesanti 85 Kg l’uno. Abbiamo parlato solo delle valvole di potenza, che le altre sono talmente tante da comportare una lista lunghissima; quindi vi invitiamo a curiosare l’intero catalogo di Trafomatic sul sito, decisamente esauriente e ben fatto.
Solo l’imbarazzo della scelta per che volesse avvicinarsi a questo marchio in grado, almeno sulla carta, di accontentare gusti ed esigenze di tutti.
Però non si possono negare le grandi qualità di alcune macchine valvolari passate per le nostre grinfie in tanti anni di professione o anche di semplice passione. Manley, VAC, Audio Research, Mastersound, Shindo, Audio Note, Synthesis, sono solo i primi nomi che mi vengono in mente.
Trafomatic Audio, con sede in Serbia, produce da oltre 20 anni una serie di elettroniche, quasi esclusivamente valvolari, che comprende amplificatori integrati, preamplificatori, amplificatori di potenza, amplificatori per cuffie. Completano il catalogo un cavo di alimentazione ed un condizionatore di rete.
Abbiamo detto “quasi esclusivamente” perché nell’ampio catalogo troviamo un pre-phono di recentissima introduzione che è a stato solido ed un finale ibrido.
Il nome della Società deriva dall’estrema importanza che Saša Čokić, proprietario e progettista, attribuisce proprio ai trasformatori sul percorso del segnale. Trafomatic produce infatti e commercializza trasformatori d’uscita (e non solo) anche per conto terzi. La confidenza di Saša con le valvole gli permette di utilizzarne varie tipologie, a seconda di quanto richiesto dal progetto. Gli amplificatori di potenza utilizzano le 6550, le KT 120, le 2A3, le EL84, le KT150, per arrivare alle grosse 250TL montate sui mostruosi Elysium, finali mono single ended da 70 W, alti 80 cm e pesanti 85 Kg l’uno. Abbiamo parlato solo delle valvole di potenza, che le altre sono talmente tante da comportare una lista lunghissima; quindi vi invitiamo a curiosare l’intero catalogo di Trafomatic sul sito, decisamente esauriente e ben fatto.
Solo l’imbarazzo della scelta per che volesse avvicinarsi a questo marchio in grado, almeno sulla carta, di accontentare gusti ed esigenze di tutti.

Il Distributore per l’Italia Tafos Audio ha deciso di darci in prova l’amplificatore integrato EOS, un valvolare (appunto) da 100 W per canale, il cui schema prevede l’utilizzo di 4 valvole di potenza KT120 Tungsol in push-pull, coadiuvate da 2 ECC99 e 2 5687.
La dotazione di ingressi è piuttosto completa e prevede 1 ingresso bilanciato e 3 sbilanciati. L’apparecchio presenta una linea elegante, senza particolari invenzioni stilistiche, così da adattarsi perfettamente a qualsiasi ambiente. Gli angoli del frontale sono abbondantemente arrotondati, ad ingentilirne l’ingombro. Nel centro, lo strumento atto a misurare il bias delle valvole, illuminato di bianco quando l’amplificatore è acceso. Ai lati, le belle manopole degli ingressi e del volume, oltre l’uscita cuffia. L’apparecchio poggia su 4 punte regolabili e le sottopunte sono fornite di serie, così da proteggere eventuali superfici delicate.
La parte superiore dell’apparecchio ospita le 8 valvole e l’interruttore che seleziona la valvola per la quale dovremo controllare il bias, regolabile tramite 4 piccole viti sul lato destro dell’amplificatore.
Sul retro troviamo un connettore di massa, sebbene l’amplificatore non sia provvisto di ingresso fono, i 3 ingressi RCA e quello bilanciato. Seguono i robusti e ben realizzati morsetti delle uscite, che prevedono un negativo comune ed i positivi relativi alle classiche impedenze di 4 ed 8 Ohm. Infine, il connettore per il cavo di alimentazione, che collega l’amplificatore all’alimentatore esterno.
A tal proposito, mi sono chiesto per quale motivo l’amplificatore abbia a bordo 3 trasformatori, se l’alimentazione è separata. I due laterali sono ovviamente i trasformatori d’uscita ma … quello centrale, più grosso?
Il dubbio è stato presto chiarito chiedendone la ragione a Saša.
La risposta è arrivata in pochi minuti e ve la traduco dall’inglese: “Il contenitore centrale alloggia due grosse induttanze per gli anodi, una per canale, oltre ad un trasformatore per il riscaldamento dei tubi ed il voltaggio di bias delle KT120. Il grosso trasformatore nell’alimentatore separato fornisce la tensione anodica a tutte le valvole”. Mistero risolto! (cit. colta)
La dotazione di ingressi è piuttosto completa e prevede 1 ingresso bilanciato e 3 sbilanciati. L’apparecchio presenta una linea elegante, senza particolari invenzioni stilistiche, così da adattarsi perfettamente a qualsiasi ambiente. Gli angoli del frontale sono abbondantemente arrotondati, ad ingentilirne l’ingombro. Nel centro, lo strumento atto a misurare il bias delle valvole, illuminato di bianco quando l’amplificatore è acceso. Ai lati, le belle manopole degli ingressi e del volume, oltre l’uscita cuffia. L’apparecchio poggia su 4 punte regolabili e le sottopunte sono fornite di serie, così da proteggere eventuali superfici delicate.
La parte superiore dell’apparecchio ospita le 8 valvole e l’interruttore che seleziona la valvola per la quale dovremo controllare il bias, regolabile tramite 4 piccole viti sul lato destro dell’amplificatore.
Sul retro troviamo un connettore di massa, sebbene l’amplificatore non sia provvisto di ingresso fono, i 3 ingressi RCA e quello bilanciato. Seguono i robusti e ben realizzati morsetti delle uscite, che prevedono un negativo comune ed i positivi relativi alle classiche impedenze di 4 ed 8 Ohm. Infine, il connettore per il cavo di alimentazione, che collega l’amplificatore all’alimentatore esterno.
A tal proposito, mi sono chiesto per quale motivo l’amplificatore abbia a bordo 3 trasformatori, se l’alimentazione è separata. I due laterali sono ovviamente i trasformatori d’uscita ma … quello centrale, più grosso?
Il dubbio è stato presto chiarito chiedendone la ragione a Saša.
La risposta è arrivata in pochi minuti e ve la traduco dall’inglese: “Il contenitore centrale alloggia due grosse induttanze per gli anodi, una per canale, oltre ad un trasformatore per il riscaldamento dei tubi ed il voltaggio di bias delle KT120. Il grosso trasformatore nell’alimentatore separato fornisce la tensione anodica a tutte le valvole”. Mistero risolto! (cit. colta)

Riportiamo le caratteristiche dichiarate dal costruttore:
Output power: 2x100W
Class of operation: Push-Pull (class AB)
Tubes complement: 4x KT120 Tungsol, 2x ECC99, 2x 5687
Inputs: 3xRCA , 1xXLR
Tubes protect: Acrylic front glass
Outputs: 4 and 8 ohms
Headphone Output : 25-150 ohms , 3W at 50 ohms
Input sensitivity: 0.6Vrms
THD %: 0.03% – 1W/1KHz, 2% – 100W/1KHz
Frequency bandwidth:10Hz(-1dB)-100KHz( -1dB)
S/N Ratio: 82dB
Input impedance: 100K
Remote volume control
Power consumption: 500VA
Input voltage: 230V/50Hz – 115V/60Hz switchable
Amplifier size: 450x350x230mm
Power supply size: W150 x D300 x H200mm
Weight: 25kg amplifier + 11kg power supply box
Come potete vedere, possiamo usufruire di una potenza d’uscita che, essendo sviluppata da valvole, può essere sufficiente per una gran parte degli impianti casalinghi.
Ho collegato il Trafomatic EOS al seguente impianto:
giradischi Basis 2001, braccio Graham 2.2, testina Lyra Kleos, pre phono: Einstein "The Turntable's Choice" bilanciato, lettore CD/SACD Yamaha CD-S3000, lettore multimediale: Oppo 105 D, preamplificatore: MBL 4006, finali: Bryston 7B³, diffusori: JBL 4350B, subwoofer Velodyne SPL-1200, cavi di segnale: MIT Oracle MA-X Proline, MIT Shotgun S2 RCA, Transparent Super XLR, Transparent Super RCA, cavo phono Cammino PH B 2.2 Ref XLR, cavi di potenza: MIT Magnum MA, Vovox Initio, cavo USB MIT SL-Matrix USB, cavi di alimentazione: MIT Shotgun AC 1, Black Noise Pearl ed altri auto-costruiti, distributore di rete: Lector Edison 230/8, filtro di rete: Black Noise 2500.
Non è stato utilizzato il subwoofer, a causa dell’assenza di un’uscita linea nell’integrato.
Su consiglio del Distributore, ho fatto la regolazione del bias, con le valvole ben calde.
Output power: 2x100W
Class of operation: Push-Pull (class AB)
Tubes complement: 4x KT120 Tungsol, 2x ECC99, 2x 5687
Inputs: 3xRCA , 1xXLR
Tubes protect: Acrylic front glass
Outputs: 4 and 8 ohms
Headphone Output : 25-150 ohms , 3W at 50 ohms
Input sensitivity: 0.6Vrms
THD %: 0.03% – 1W/1KHz, 2% – 100W/1KHz
Frequency bandwidth:10Hz(-1dB)-100KHz( -1dB)
S/N Ratio: 82dB
Input impedance: 100K
Remote volume control
Power consumption: 500VA
Input voltage: 230V/50Hz – 115V/60Hz switchable
Amplifier size: 450x350x230mm
Power supply size: W150 x D300 x H200mm
Weight: 25kg amplifier + 11kg power supply box
Come potete vedere, possiamo usufruire di una potenza d’uscita che, essendo sviluppata da valvole, può essere sufficiente per una gran parte degli impianti casalinghi.
Ho collegato il Trafomatic EOS al seguente impianto:
giradischi Basis 2001, braccio Graham 2.2, testina Lyra Kleos, pre phono: Einstein "The Turntable's Choice" bilanciato, lettore CD/SACD Yamaha CD-S3000, lettore multimediale: Oppo 105 D, preamplificatore: MBL 4006, finali: Bryston 7B³, diffusori: JBL 4350B, subwoofer Velodyne SPL-1200, cavi di segnale: MIT Oracle MA-X Proline, MIT Shotgun S2 RCA, Transparent Super XLR, Transparent Super RCA, cavo phono Cammino PH B 2.2 Ref XLR, cavi di potenza: MIT Magnum MA, Vovox Initio, cavo USB MIT SL-Matrix USB, cavi di alimentazione: MIT Shotgun AC 1, Black Noise Pearl ed altri auto-costruiti, distributore di rete: Lector Edison 230/8, filtro di rete: Black Noise 2500.
Non è stato utilizzato il subwoofer, a causa dell’assenza di un’uscita linea nell’integrato.
Su consiglio del Distributore, ho fatto la regolazione del bias, con le valvole ben calde.

Il primo ascolto si è svolto con la Sinfonia n.1 di Brahms eseguita dalla Pittsburgh Symphony Orchestra diretta da Marek Janovsky (SACD Pentatone). Subito si fa notare un soundstage ampio e ben profondo, a rendere giustizia alla buona registrazione. Le basse frequenze, sempre un po’ sottolineate alla maniera di Pentatone, sono ottimamente controllate. Il colore degli archi, dai violini ai violoncelli, è naturale e gradevole. Impeccabile è la risoluzione, che consente di percepire con chiarezza il “respiro” dell’orchestra. Ottoni e legni non suonano mai aspri o graffianti, sebbene il Trafomatic non faccia nulla per smussare angoli o colorare timbri. I difetti timbrici di molti valvolari di vecchia scuola, sono solo uno sbiadito ricordo.
Anche l’ascolto del Fratres di Arvo Pärt (CD Naxos), a volume piuttosto alto, suscita l’idea di un suono aderente alla realtà. La delicatezza dell’EOS nel mantenere gli equilibri tra gli strumenti, rappresentando così validamente il lavoro dell’Hungarian State Opera Orchestra, diretta da Tamàs Benedek, è notevole. In questo disco sono esemplificati alla perfezione due parametri che spesso vengono citati a sproposito: microdinamica e macrodinamica. I passaggi in “pianissimo” di violino e percussioni sono perfettamente intelligibili e lasciano filtrare il minimo rumore di fondo. Le esplosioni improvvise dei pieni orchestrali o i semplici “forte” del violino solista emergono veloci ed istantanei, controllati alla perfezione da quest’amplificatore, che li sostiene con forza ed autorità, senza segni di cedimento anche a volumi pari a quelli live.
Rispolvero un CD regalatomi anni fa da un’amica che conosco dai tempi dell’adolescenza e che purtroppo non vedo da anni: “Call of the Search” di Katie Melua (Dramatico). Si tratta di un lavoro ben confezionato artisticamente e che, tecnicamente, regge abbastanza bene l’ascolto tramite un impianto di alta qualità. La musica scorre con un buon timing attraverso le valvole del Trafomatic. La delicata voce della cantautrice Georgiana sgorga dalle JBL col giusto carattere e le incertezze durante l’emissione di qualche nota sono messe in evidenza senza pietà. Anche in questo disco le variazioni dinamiche, ben evidenti nel cantato, sono seguite senza fatica dall’amplificatore, col risultato di una sensazione di realismo che appaga l’orecchio.
Passata con buoni voti anche la prova degli spaventosi transienti di “Appearance” dei Triplicated (CD Organum Jazz), proposti con adeguata velocità, con un assolo di batteria a volume consono. C’è da divertirsi, con questi 100 Watt per canale, posto che la sensibilità dei vostri diffusori sia sufficiente. Da parte sua, il Trafomatic non si mai trovato in difficoltà nel pilotare i 4 woofer da 38 cm dei miei diffusori.
Illuminante si rivela anche l’ascolto di “Inside Out” del trio Jarrett-Peacock-DeJohnette (CD ECM), dal quale si possono godere un ottimo pianoforte, un contrabbasso profondo e pulito, una batteria dai piatti solo leggermente ambrati, giusto per ricordarci che se abbiamo scelto un’amplificazione valvolare, è perché cerchiamo un suono in qualche modo diverso da quello classico di uno stato solido.
L'ascolto di “Firth of Fifth” da “Selling England by the Pound” dei Genesis (SACD) testimonia di un basso profondo, molto esteso ma pur sempre un basso elettrico, quindi frenato per definizione, non essendo provvisto di cassa armonica. Si sente anche un tocco di rotondità che non guasta, a meno che i vostri diffusori abbiano problemi di linearità in gamma medio-bassa.
Tutti gli ascolti si sono peraltro svolti nel massimo silenzio, a riprova della validità di progetto e realizzazione dell’apparecchio. Mi sono capitati per le mani amplificatori a stato solido più rumorosi di questo, che è tutto dire. Ed il silenzio in assenza di segnale si traduce quasi sempre nel prezioso silenzio tra gli strumenti, durante gli ascolti.
Cosa aggiungere, in conclusione? Ci siamo trovati in sala d’ascolto un amplificatore dal suono onesto, nel senso di privo di effetti speciali tanto cari ad alcuni audiofili, quanto ammorbanti per coloro che cerchino semplicemente di ascoltare la musica per come prodotta dagli strumenti incisi nei dischi. La potenza d’uscita dell’integrato EOS è risultata ampiamente dimensionata per i miei diffusori e la mia grande sala d’ascolto, e così più che sufficiente risulterà per la stragrande maggioranza delle installazioni.
Insomma: un gran bel candidato per chiunque sia alla ricerca di un’amplificazione di potenza medio-alta (sempre relativa alle valvole, beninteso), dal prezzo allineato alla fascia media del mercato dell’audio.
Oltretutto, ci giungono voci di svariati “fan club” che si stanno formando durante le “tournee” compiute in giro per l’Italia settentrionale dalle elettroniche Trafomatic. E se il detto “Vox populi, vox dei” è ancora valido, ci sarà un motivo ...
Angelo Jasparro
Produttore: Trafomatic Audio
Distributore per l'Italia: Tafos Audio Attenzione: il sito non è in italiano ma il titolare dell'azienda, Igor Opassi, si. Quindi potete contattarlo direttamente per qualsiasi informazione.
Prezzo: euro 8.000,00
Anche l’ascolto del Fratres di Arvo Pärt (CD Naxos), a volume piuttosto alto, suscita l’idea di un suono aderente alla realtà. La delicatezza dell’EOS nel mantenere gli equilibri tra gli strumenti, rappresentando così validamente il lavoro dell’Hungarian State Opera Orchestra, diretta da Tamàs Benedek, è notevole. In questo disco sono esemplificati alla perfezione due parametri che spesso vengono citati a sproposito: microdinamica e macrodinamica. I passaggi in “pianissimo” di violino e percussioni sono perfettamente intelligibili e lasciano filtrare il minimo rumore di fondo. Le esplosioni improvvise dei pieni orchestrali o i semplici “forte” del violino solista emergono veloci ed istantanei, controllati alla perfezione da quest’amplificatore, che li sostiene con forza ed autorità, senza segni di cedimento anche a volumi pari a quelli live.
Rispolvero un CD regalatomi anni fa da un’amica che conosco dai tempi dell’adolescenza e che purtroppo non vedo da anni: “Call of the Search” di Katie Melua (Dramatico). Si tratta di un lavoro ben confezionato artisticamente e che, tecnicamente, regge abbastanza bene l’ascolto tramite un impianto di alta qualità. La musica scorre con un buon timing attraverso le valvole del Trafomatic. La delicata voce della cantautrice Georgiana sgorga dalle JBL col giusto carattere e le incertezze durante l’emissione di qualche nota sono messe in evidenza senza pietà. Anche in questo disco le variazioni dinamiche, ben evidenti nel cantato, sono seguite senza fatica dall’amplificatore, col risultato di una sensazione di realismo che appaga l’orecchio.
Passata con buoni voti anche la prova degli spaventosi transienti di “Appearance” dei Triplicated (CD Organum Jazz), proposti con adeguata velocità, con un assolo di batteria a volume consono. C’è da divertirsi, con questi 100 Watt per canale, posto che la sensibilità dei vostri diffusori sia sufficiente. Da parte sua, il Trafomatic non si mai trovato in difficoltà nel pilotare i 4 woofer da 38 cm dei miei diffusori.
Illuminante si rivela anche l’ascolto di “Inside Out” del trio Jarrett-Peacock-DeJohnette (CD ECM), dal quale si possono godere un ottimo pianoforte, un contrabbasso profondo e pulito, una batteria dai piatti solo leggermente ambrati, giusto per ricordarci che se abbiamo scelto un’amplificazione valvolare, è perché cerchiamo un suono in qualche modo diverso da quello classico di uno stato solido.
L'ascolto di “Firth of Fifth” da “Selling England by the Pound” dei Genesis (SACD) testimonia di un basso profondo, molto esteso ma pur sempre un basso elettrico, quindi frenato per definizione, non essendo provvisto di cassa armonica. Si sente anche un tocco di rotondità che non guasta, a meno che i vostri diffusori abbiano problemi di linearità in gamma medio-bassa.
Tutti gli ascolti si sono peraltro svolti nel massimo silenzio, a riprova della validità di progetto e realizzazione dell’apparecchio. Mi sono capitati per le mani amplificatori a stato solido più rumorosi di questo, che è tutto dire. Ed il silenzio in assenza di segnale si traduce quasi sempre nel prezioso silenzio tra gli strumenti, durante gli ascolti.
Cosa aggiungere, in conclusione? Ci siamo trovati in sala d’ascolto un amplificatore dal suono onesto, nel senso di privo di effetti speciali tanto cari ad alcuni audiofili, quanto ammorbanti per coloro che cerchino semplicemente di ascoltare la musica per come prodotta dagli strumenti incisi nei dischi. La potenza d’uscita dell’integrato EOS è risultata ampiamente dimensionata per i miei diffusori e la mia grande sala d’ascolto, e così più che sufficiente risulterà per la stragrande maggioranza delle installazioni.
Insomma: un gran bel candidato per chiunque sia alla ricerca di un’amplificazione di potenza medio-alta (sempre relativa alle valvole, beninteso), dal prezzo allineato alla fascia media del mercato dell’audio.
Oltretutto, ci giungono voci di svariati “fan club” che si stanno formando durante le “tournee” compiute in giro per l’Italia settentrionale dalle elettroniche Trafomatic. E se il detto “Vox populi, vox dei” è ancora valido, ci sarà un motivo ...
Angelo Jasparro
Produttore: Trafomatic Audio
Distributore per l'Italia: Tafos Audio Attenzione: il sito non è in italiano ma il titolare dell'azienda, Igor Opassi, si. Quindi potete contattarlo direttamente per qualsiasi informazione.
Prezzo: euro 8.000,00